Elezioni Europee 2024, altra Regione, tanto altro movimento di persone e soprattutto giovani che si sono avvicinati con curiosità e voglia di fare, di creare, di realizzare e di cominciare a far ripartire l'Italia. C'è approvazione ed entusiasmo anche in Molise. Il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ha fatto il pieno anche a Isernia e Campobasso dove ha potuto parlare con tante persone, soprattutto ragazzi che si interessano di politica e che vogliono modificare la loro realtà.
Un'altra giornata, con tanti incontri in piazza, nelle strade e nell'ormai classico mercato della città dove il segretario Stefano Bandecchi si presenta e la gente subito lo riconosce e ci si mette a parlare come se fosse un vecchio amico. Confronti, in alcuni casi anche moderatamente accesi, ma sempre con educazione e con la voglia di capire cosa vuole fare Alternativa Popolare da qui ai prossimi anni.
Non è certo e solo un progetto che si ferma alle elezioni europee o al voto dell'8 e del 9 giugno, ma va decisamente più avanti ed è questo quello che ha attirato diversi ragazzi che si sono messi a parlare con Bandecchi. "Non siamo moderati, siamo dei rivoluzionari di centro che si rivolgono alle persone equilibrate, a tutti quelli che hanno voglia di mettersi a lavorare e a farlo in modo serio, anche perché basta lasciare campo a disoccupati e falliti che vanno in politica, ci governano e non sanno quello che devono fare", le parole del segretario.
Tanti ragazzi e anche persone di una certa età si avvicinano, chiedono, si mettono a parlare di tanto problemi che ci sono, delle difficoltà che ci sono per fare delle visite mediche o alle opportunità che vengono meno, anche in territori come quello del Molise, come può essere quella della Calabria o della Sicilia o della Toscana e via dicendo. L'Italia è tutta uguale, dove ci sono tante situazioni che devono essere messe a posto e migliorate.
"Qui diamo sempre tutta colpa all'Europa, è diventato una specie di alibi per tutto, c'è gente che ha detto e spiegato che le cose non vanno e ammettono di aver fallito in questi anni, ma a loro diamo ancora la possibilità di continuare a farlo, e sinceramente questo non va bene", la spiegazione di Stefano Bandecchi che, a chi gli chiede il motivo per cui non c'è più il suo nome nel simbolo, il segretario risponde con altrettanta sincerità che "qualcuno aveva paura del fatto che ci potesse essere il mio nome, Alternativa Popolare evidentemente mette paura e preoccupa, e fanno bene perché noi vogliamo sistemare le cose che non funzionano".
E il vice-Sindaco Riccardo Corridore, che è lì a due passi, ricorda sempre di andare a vedere quello che sta succedendo a Terni, ovvero di come sta cambiando la città da nemmeno un anno di governo Bandecchi. E la città umbra è e resterà una vero e proprio laboratorio politico-strutturale-culturale (ovvero di come si intende la politica economica, sociale) per poi esportarla a livello nazionale come vero e proprio modello.
Il camper è pronto per rientrare alla base e tante persone seguono il segretario nazionale di Alternativa Popolare quasi per non farlo andare via e nel frattempo chiedono ancora tante cose: "Vogliamo cambiare l'Italia, farla ripartire e farla tornare quella che era, ovvero un paese ricco e indipendente anche e soprattutto dal punto di vista energetico, vogliamo che la gente stia bene e non debba più rincorrere i problemi e le difficoltà"