Classi separate per studenti disabili? Una triste realtà "abolita ormai da decenni: la scuola è di tutti". Ad affermarlo è Roberto Speziale, presidente Nazionale Anffas, commentando quanto dichiarato dal generale Roberto Vannacci in un'intervista rilasciata a La Stampa.
Il candidato della Lega alle Europee, nell'intervista pubblicata sabato 27 aprile 2024, alla domanda "Vorrebbe separare gli studenti in base alla loro bravura?" Vannacci risponde:
Il generale quindi prosegue:
Affermazioni che hanno scatenato polemiche, spingendo Vannacci a precisare ad Affaritaliani.it:
Nonostante le critiche bipartisan, c'è chi invece condivide quanto da lui affermato: ad esempio l'attore Fabrizio Bracconeri, padre di un ragazzo con autismo grave.
Netta condanna invece di Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, Associazione di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.
In questi ultimi tempi gli attacchi all’inclusione scolastica e ai diritti degli alunni e delle alunne con disabilità si stanno facendo purtroppo sempre più frequenti sottolinea.
Nel paese in cui le scuole speciali e le classi differenziali sono state abolite ormai da decenni, e che per questo viene preso a modello a livello internazionale, e in cui la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità è legge ormai da 15 anni, questo non è accettabile. Nonostante le tante questioni sul punto che restano da risolvere"
afferma Speziale.
Il presidente Anffas sottolinea inoltre come l'associazione abbia fatto la sua parte per superare le discriminazioni in ambito scolastico per le persone con disabilità.
"Come Associazione di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, che è stata tra le prime a contribuire a superare le scuole speciali e le classi differenziali e a porre un tassello importante per il futuro della scuola italiana (n.d.r., da vedere sul tema il docufilm La classe degli asini) non possiamo assolutamente consentire che tali palesi dichiarazioni di segregazione possano andare avanti e trovare magari seguito in chi diffonde ancora stigma e pregiudizi.
Il presidente conclude sottolineando affermando:
"Non consentiremo che si torni indietro, la scuola è di tutti e i diritti degli alunni e delle alunne con disabilità di ogni ordine e grado vanno rispettati, senza se e senza ma.