04 May, 2024 - 19:08

Elezioni Europee 2024, il manifesto del Pse: mai più 'maggioranza Ursula'. FdI attacca Schlein per silenzio su insulti Meloni

Elezioni Europee 2024, il manifesto del Pse: mai più 'maggioranza Ursula'. FdI attacca Schlein per silenzio su insulti Meloni

Nessuna alleanza con l’estrema destra. I socialisti europei del PSE dicono ‘no’ ad una nuova eventuale maggioranza Ursula con all’interno ECR o ID e lanciano un chiaro messaggio al Ppe e alla sua spitzenkandidat, Ursula von der Leyen, impegnata nelle ultime settimane in un serrato corteggiamento ai partiti della destra nazionalista.

E’ un messaggio chiaro quello lanciato oggi, sabato 4 maggio 2024, dai leader europei del Pse, tra cui anche la segretaria nazionale del PD, Elly Schlein, che in vista delle Elezioni Europee in programma l’8 e il 9 giugno hanno sottoscritto il manifesto dei progressisti.

La segretaria del Pd ha espresso solidarietà all'europarlamentare tedesco aggredito a Dresda attirandosi gli strali di Fratelli d'Italia che l'accusa di non aver espresso la stessa vicinanza alla premier Giorgia Meloni, vittima di insulti nel corso del concerto del Primo maggio a Foggia.

Elezioni Europee 2024, il manifesto dei Socialisti Europei: "Mai più maggioranza Ursula"

I leader progressisti si sono riuniti a Berlino per la sottoscrizione della Dichiarazione di Democrazia di Berlino, un manifesto in cui viene esclusa qualsiasi possibilità di cooperazione, o, coalizione con i partiti di estrema destra dei Conservatori Riformisti Europei (formazione a cui aderisce Fratelli d’Italia e di cui Giorgia Meloni è presidente) e di Identità e Democrazia (di cui fa parte la Lega).

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"Non coopereremo mai né formeremo mai una coalizione con l'estrema destra".

Si legge nel documento, in cui si rivendica il ruolo del Pse di "una voce affidabile e forte contro l'estremismo di destra e per la nostra democrazia.

Il Pse chiude le porte ad un eventuale bis della maggioranza Ursula - dal nome dell’attuale presidente della Commissione Europa, Ursula von der Leyen – se questa dovesse comprendere anche Ecr (come sembra più che probabile) e ID di Marine Le Pen.

Nessuna possibilità di accordo con il Partito Popolare Europeo, quindi, come già accaduto cinque anni fa, quando, per garantire la governabilità dell’Unione si arrivò ad un accordo tra conservatori e progressisti.

Solidarietà di Schlein a Ecke, FdI attacca: "Silenzio sugli insulti sessisti a Meloni è vergognoso.

Presenti alla conferenza di Berlino il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il candidato comune del PSE Nicolas Schmit, del Segretario generale del PSE Giacomo Filibeck, del co-leader dell'SPD Lars Klingbeil, della Spitzenkandidat Spd Katarina Barley, del Segretario Generale SPD Kevin Kühnert, della leader del SAP svedese Magdalena Andersson, della leader del Pd Elly Schlein.

Proprio la segretaria del Partito Democratico ha dichiarato:

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"Siamo qui per dire no ad alleanze con la destra nazionalista ma anche per dire perché no: perché si mettono a rischio alcuni fondamentali della nostra democrazia, come purtroppo abbiamo già visto accadere in alcuni Paesi europei.

Nel corso della conferenza, Schlein ha anche espresso la sua solidarietà a Matthias Ecke, l’eurodeputato e capolista di SPD in Sassonia, aggredito a Dresda venerdì sera mentre affiggeva manifesti elettorali riportando la frattura delle ossa e del viso.

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Diamo la nostra totale solidarietà al collega Matthias Ecke che è stato brutalmente aggredito ieri sera a Dresda e siamo qui anche per dire insieme a tutte le altre forze socialiste, democratiche e progressiste un forte no alla violenza politica e fascista in ogni sua forma.

Ha dichiarato Schlein che però è stata prontamente ripresa dalla senatrice di Fratelli d’Italia, Susanna Campione, per il suo silenzio e quello del Pd sui fatti di Foggi e sugli insulti alla premier Meloni da parte del rapper Gennarone.

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Non si spiega la sua solerzia nell'intervenire per solidarizzare con un esponente politico tedesco, aggredito a Dresda e non essersi accorta di che cosa è accaduto a Foggia tre giorni fa e sul quale lei e il suo partito tacciono indecorosamente. Il suo silenzio sugli insulti sessisti rivolti a Giorgia Meloni è vergognoso.
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Maria Rita Esposito
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