Mancano ancora 3 giornate alla fine della stagione e sia in testa, che in coda, in Serie A tutto è ancora aperto. Il Bologna insegue il sogno Champions, ma deve ritrovare la vittoria se vuole centrare l'obiettivo. la squadra di Thiago Motta ultimamente sembra stanca, ma non è ancora arrivato il momento di staccare la spina. Contro il Torino avrebbe potuto fare qualcosa di più e ora dovrà giocarsela al massimo nei prossimi due big match, contro Napoli e Juventus. Per commentare il finale di stagione del Bologna e la corsa Champions, Fabio Poli, che ha vestito la maglia rossoblù per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Bologna manca l'appuntamento con la storia e contro il Torino non va oltre lo 0 a 0. La squadra di Thiago Motta è arrivata ormai a un passo dalla Champions League, un traguardo che nessuno poteva prevedere all'inizio della stagione, ma per la qualificazione matematica serve ancora qualche punto e ora non può certo mollare. I felsinei sentono l'odore del successo, ma stanno incontrando qualche difficoltà di troppo e faticano a vincere. Nelle ultime 5 partite sono riusciti a portare a casa il risultato pieno solo contro la Roma, pareggiando gli altri 4 match. E ora il calendario non sarà semplice. Per conquistare l'Europa che conta dovranno fare punti contro Napoli e Juventus. Per commentare il finale di stagione del Bologna e la corsa Champions, Fabio Poli, che ha vestito la maglia rossoblù per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Quattro pareggi nelle ultime cinque giornate, ma il traguardo della Champions League è ormai ad un passo. In casa Bologna è subentrata la paura per un obiettivo così grande?
"Di solito si dice così. Quando le squadre e le società non sono abituate a degli obiettivi così grandi e prestigiosi subentra il timore di vedere svanire il traguardo. Credo però che è molto dipenda anche dall'avversario che si incontra. Il Bologna ha sempre fatto vedere un gran calcio con le squadre che si aprono e che la lasciano giocare. Paradossalmente è andata meglio nei big match, che contro avversari sulla carta più semplici. Questo ha fatto sì che si potesse perdere qualche punto, ma l'importante è continuare a credere in questo grande sogno".
Non vedi una squadra stanca?
"No, non credo proprio che la squadra sia stanca. È chiaro che aver perso Ferguson è una cosa che pesa perché è uno che dava equilibrio, sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Parliamo di un calciatore fondamentale, che ha sempre risolto molti problemi, anche in corso d'opera. Per il resto non credo ci sia stanchezza, ma semplicemente paura perché si vede il traguardo a un passo e ora subentra il timore di non riuscire a raggiungere la Champions. La squadra però resta molto forte e deve semplicemente credere in se stessa".
La Champions passa dai prossimi due big match, contro Napoli e Juventus. Cosa ti aspetti?
"Le motivazioni ci sono sempre, e non se ne deve neanche parlare. Pochi calciatori possono sognare così in grande e adesso il Bologna non deve far altro che rimanere tranquillo e fare in campo quel che ha sempre fatto in questa stagione. È chiaro che non dipende solo dai felsinei, ma anche dagli avversari. Vedremo come arriveranno Napoli e Juventus a queste due sfide, così importanti. Come staranno dal punto di vista fisico e come la affronteranno. Il Bologna non deve perdere di vista il suo obiettivo e vedremo alla fine cosa succederà".
Due punti di distacco dal terzo posto occupato dalla Juventus e potenzialmente uno dall'Atalanta, che deve ancora recuperare un match. Il Bologna deve guardare davanti o dietro?
"Se uno volesse iniziare a ragionare in grande, ti direi che deve guardare davanti, ma il Bologna non è un club abituato a questo tipo di classifica e quindi penso che guardi soprattutto indietro, ma deve farlo senza paura. Per come si è messa la stagione, il sogno è già stato realizzato. Resta però il fatto che si deve continuare a dare il massimo fino alla fine dell'anno. Ci sono ancora tre partite e tanti fattori che possono subentrare".
Thiago Motta ha già deciso cosa farà nel suo futuro?
"Sinceramente non lo so, ma io credo di sì. Penso che Thiago Motta abbia già deciso, ma non è ancora tempo di parlare di futuro. Prima di tutto bisognerà raggiungere questo grande obiettivo tutti insieme, e poi ci sarà tempo di tirare le somme".
Considerando la struttura societaria del Bologna, il presidente e l'importante ruolo occupato da Sartori, credi che questa stagione potrà essere un unicum, oppure il Bologna vuole aprire un ciclo anche a livello europeo?
"Credo che sarebbe assurdo pensare di poter raggiungere questo obiettivo e poter lottare a questi livelli solo per un anno, in modo quasi casuale. Con un presidente così serio e con uno staff composto da persone preparate e competenti, credo invece che si possa pensare di aprire un ciclo. Sarebbe una grande gioia prima di tutto per il club, ma soprattutto per i tifosi, che sono meravigliosi e lo meritano".