La politica irrompe nell’inchiesta della Procura di Genova che vede coinvolto il Presidente della regione Liguria, Giovanni Toti (Noi Moderati), da ieri agli arresti domiciliari per corruzione. Maggioranza e opposizione si scontrano sulle parole del ministro della Giustizia Nordio in merito ad una "giustizia ad orologeria".
Il centrodestra si scopre garantista, mentre l'opposizione chiede le dimissioni del governatore ligure, nel mezzo i sospetti per le tempistiche delle misure disposte dalla magistratura, arrivate ad un mese dalle elezioni.
A difesa del Governatore ligure al momento si è schierato tutto il centrodestra contro la richiesta di dimissioni avanzata da PD e M5S. A definirsi garantista, insieme ai partiti di maggioranza, anche Italia Viva di Matteo Renzi.
Tra dichiarazioni più, o, meno dirette, il centrodestra parla di giustizia ad orologeria suscitando la replica del capogruppo Cinquestelle a Montecitorio, Francesco Silvestri che le liquida come scemenze.
Il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, fedelissimo della premier Giorgia Meloni ha detto di confidare nel fatto che Giovanni Toti riesca a dimostrare la sua estraneità da qualsiasi accusa.
Ribadiscono la necessità di porre al centro del dibattito politico la questione morale gli esponenti Cinquestelle. Le inchieste relative ai casi di Bari, del Piemonte e da ieri della Liguria, dimostrano - secondo l’esponente pentastellato, Francesco Silvestri - la necessità di denunciare e fare della lotta alla corruzione una battaglia di sistema.
Ha detto Silvestri, che poi ha anche commentato le accuse di giustizia ad orologeria sollevate dal centrodestra.
Ha detto di augurarsi che il governatore Toti possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
Donzelli ha evidenziato che la situazione è attenzionata dal Governo, come accade per i casi di Bari e Piemonte, ma ha anche voluto sottolineare le differenze tra la vicenda del governatore pugliese Michele Emiliano e quella che vede coinvolto Giovanni Toti.
Rispondendo alla domanda di Tag24, Michele Lilla, Donzelli, ha escluso che i casi di corruzione che stanno attraversando la politica negli ultimi mesi possano essere riferibili alla cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti.
A scuotere gli animi hanno contribuito anche i commenti di ieri del Guardasigilli, Carlo Nordio, sulle tempistiche relative delle misure cautelari per il caso Liguria. E se Donzelli – pur dicendosi dispiaciuto che le misure siano arrivate a poche settimane dal voto - non ha voluto parlare di complotti, il capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli, ha sottolineato che i fatti oggetto dell’inchiesta si riferiscono al 2020.