L'INPS mette a disposizione dei beneficiari delle prestazioni previdenziali e assistenziali il certificato di pensione, noto come modello ObisM, attraverso il Fascicolo previdenziale del cittadino disponibile sul sito ufficiale dell'INPS. È possibile accedervi con credenziali SPID, CIE 3.0, CNS, PIN dispositivo per residenti all'estero ed eIDAS. Il modello ObisM 2024 è disponibile per i pensionati di tutte le gestioni, inclusa la gestione ex INPGI 1, confluita nell'INPS dal 1° luglio 2022.
Non tutte le prestazioni sono incluse nel modello ObisM. In particolare, le prestazioni di accompagnamento a pensione, come APE sociale, assegni straordinari e "isopensioni", non vengono rivalutate annualmente e mantengono un valore fisso per tutta la loro durata. Di conseguenza, il certificato non viene pubblicato per le seguenti categorie di prestazioni:
L'unica eccezione è l'indennizzo commercianti, che viene rivalutato annualmente. Se un soggetto riceve sia una prestazione previdenziale che una di accompagnamento a pensione, il modello ObisM conterrà solo le informazioni relative alle prestazioni previdenziali.
Dal 2021, il certificato di pensione è reso disponibile in modalità dinamica, aggiornato al momento della richiesta, permettendo così di ottenere informazioni anche sulle prestazioni liquidate durante l'anno corrente. Sono inoltre disponibili versioni statiche storicizzate dei certificati emessi negli ultimi cinque anni, consultabili con le stesse modalità previste per l'accesso al Fascicolo previdenziale del cittadino.
L'aggiornamento del certificato di pensione avviene tenendo conto delle attività di rivalutazione automatica delle prestazioni previdenziali e assistenziali, che permettono di adeguare gli importi dovuti al costo della vita. Per il 2024, l'aumento stabilito in via previsionale è del 5,4%, offrendo così un sostegno ai pensionati per fronteggiare l'inflazione.
Nel 2024, il certificato di pensione fornisce informazioni aggiornate in merito alle seguenti novità:
Incremento delle pensioni minime: l'aumento del 2,7% è stato stabilito dalla Legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 310, legge n. 197/2022). L'incremento si applica a chi percepisce una pensione di importo pari o inferiore al trattamento minimo. Di seguito, la tabella che illustra l'incremento:
L'aumento è riconosciuto ai titolari di trattamenti pensionistici lordi inferiori o pari al trattamento minimo per tutte le mensilità fino a dicembre 2024, inclusa la tredicesima.
Il certificato di pensione per il 2024 fornisce quindi un'analisi dettagliata di diversi elementi:
Altre informazioni importanti riportate nel certificato includono: