Il Governo inciampa sul Superbonus, ma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, tira dritto a costo di creare una crepa nella tenuta della maggioranza. Un rischio negato da tutte le forze interessate che, però, non possono negare la tensione vissuta nel pomeriggio di ieri in Commissione Finanze del Senato prima, durante e dopo, le votazioni dell’emendamento del Governo sulla retroattività delle misure del Superbonus, appunto.
Un emendamento che alla fine è stato approvato con l’aiuto di Italia Viva di Matteo Renzi e che a sorpresa, oggi, ha incassato l’'approvazione' anche del commissario Europeo all'Economia, Paolo Gentiloni. Misura, invece, bocciata dalla banche preoccupate di non riuscire a far fronte al pagamento dei crediti acquistati.
A sorpresa a promuovere la prudenza del Mef sulla vicenda Superbonus è stato anche il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, in un punto stampa a margine della presentazione delle previsioni economiche di primavera, che rispondendo a una domanda sul Superbonus ha detto:
Il commissario del Partito Democratico ha anche sottolineato:
Contrarie alla misura, invece, sono le banche italiane che, questa mattina, hanno approvato un documento molto critico nei confronti del Governo, avvertendolo sul rischio di non poter più acquistare i crediti dalle aziende .
Dopo l'emendamento presentato dal Mef sul Superbonus "permangono elementi di retroattività" con effetti negativi per le banche, si legge in un documento approvato oggi all'unanimità dal Comitato esecutivo dell'Abi.
Scrive ancora l’Associazione delle Banche Italiane che conclude:
Insomma, in attesa dell’approvazione del Dl Superbonus in Senato - dove il documento approda oggi per la discussione generale e sul quale, probabilmente, il Governo porrà la fiducia per evitare brutte sorprese – il provvedimento continua a dividere, con la Lega determinata a fare quadrato intorno al proprio ministro e ha ridimensionare i timori di Forza Italia sulla retroattività.
Ha spiegato Romeo chiarendo che tenere i conti pubblici in ordine è necessario per poter garantire i servizi ai cittadini. Difende poi il suo ministro dalle accuse del leader Cinquestelle, Giuseppe Conte, che ieri e in passato, aveva accusato il ministro Giorgetti di essere stato lui ad aver gestito il Superbonus negli ultimi tre anni e che quindi, se si era trasformato in un disastro, il responsabile non poteva che essere lui.
Ha detto Romeo che ha anche smentito voci di un’eventuale stanchezza del titolare del Mef.