Il caso di Matteo Falcinelli ha inorridito l'Italia. Le immagini dove la polizia americana lo tortura, con tanto di incaprettamento per 13 minuti con mani e piedi legati tra di loro, nella cella di transito della stazione della polizia, hanno fatto il giro del mondo e hanno messo paura e inquietudine.
Figuriamoci nella testa e nel cuore di un ragazzo che è negli Stati Uniti da sei anni per studio e che amava ogni singolo pezzo di quel paese cosa può essere successo negli ultimi quattro mesi. Paura, sgomento, ansia e con il "terrore di uscire di casa e di continuare a guardarmi alle spalle ogni volta"
Le parole piene di timore e quasi affaticamento mentre parla sono di Matteo Falcinelli che è intervenuto in diretta via Skype a Radio Cusano Campus nella trasmissione "Che rimanga tra noi", e ha spiegato la sua situazione attuale. Vicino a lui c'è la mamma Vlasta Studenicova che racconta e ricorda con apprensione quanto è successo qualche giorno fa, proprio mentre stavano rientrando in Italia.
"A mezzora dalla partenza, ci chiama l'ambasciata americana a Roma dicendoci che avevano revocato il visto di Matteo e, una volta partiti, potevamo richiederne un altro ma non c'è la certezza di averlo entro il primo luglio, data in cui deve stare qui negli Usa come è stato disposto dall'ordinanza, per questo abbiamo rimandato tutto e stiamo cercando di capire", spiega la mamma di Matteo Falcinelli.
Lui, il ragazzo che da sei anni si trova lì per motivi di studio e perché vorrebbe laurearsi e vivere lì in America, si trova in una situazione paradossale: "Sono sei anni che sono negli States, nel 2018 mi sono trasferito e alla North Carolina mi sono laureato ora sto facendo un percorso di un master. Ho sempre sempre pensato e ragionato che la mia vita sarebbe stata qui negli States, ma adesso, a causa di questa situazione, cambia decisamente la mia prospettiva e tutto quello che è successo mi ha fatto aprire gli occhi".
Matteo Falcinelli prova a spiegare quanto sta soffrendo e quanto sta patendo questo momento così particolare: "Si parla tanto di sogno americano, tanti ragazzi come me vengono qui per inseguire quelle opportunità importanti, ma la realtà è anche un’altra. Io adesso ho paura anche se sono uno che quando si pone un obiettivo lo porta a termine, lo voglio fare anche per i sacrifici che ha fatto mia madre e anche mio fratello".
Accanto Matteo avrà anche il Governo italiano, anche perché il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato alla Farnesina i legali del ragazzo e "ha messo a disposizione l'assistenza legale da parte della Farnesina, a me questa cosa ha sorpreso davvero tanto positivamente parlando, ma adesso io vorrei tanto ottenere giustizia perché quello che mi è successo non accada più a nessuno"