Giorgia Meloni affida nuovamente a un video su Facebook il chiarimento su una delle questioni più controverse per il suo governo nelle ultime settimane: il redditometro. Nei consueti 'Appunti di Giorgia', la presidente del Consiglio conferma lo stop al decreto del viceministro Leo e torna a ribadire la sua contrarietà a una misura "cara alla sinistra". Inoltre non risparmia un nuovo affondo sul Superbonus.
Nessun ritorno del redditometro.
Lo dice in modo perentorio la presidente del Consiglio costretta, di nuovo, a intervenire per spiegare la sua posizione e quella del suo governo sulla misura. Lo fa in un video pubblicato su Facebook nella consueta rubrica social 'Gli appunti di Giorgia', nel quale smentisce di aver voluto reintrodurre una misura amata dalla sinistra:
Dopo il post su Twitter di alcuni giorni fa, reso necessario dopo i malumori espressi da alcuni alleati del governo - in particolare da Forza Italia - la premier intende fare chiarezza, spiegando che il decreto presentato dal viceministro all'Economia Maurizio Leo puntava a limitare la discrezionalità dell'accertamento previsto dalla norma. Nonostante ciò, e alla luce del dibattito aperto in maggioranza, Meloni conferma di aver sospeso il decreto durante la riunione di ieri del Consiglio dei Ministri allo scopo di riesaminare la misura.
Ma nel filmato la premier non gioca solo 'in difesa' e passa all'attacco per andare a colpire uno dei suoi bersagli preferiti: il Superbonus.
Meloni definisce un "macigno" il bonus edilizio varato dal governo Conte-bis, che continua a pesare sulle casse dello Stato e sulle tasche degli italiani.
E, per quantificare l'impatto del Superbonus sull'economia del Paese, la presidente del Consiglio fa il paragone con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr):
E sul redditometro arriva anche un chiarimento da parte del viceministro Leo. Rispondendo ai giornalisti, il parlamentare di Fratelli d'Italia spiega che si è trattato di un fraintendimento sulla misura contenuta nel decreto.
Insomma, il viceministro dà la colpa a quello che definisce "un difetto della comunicazione", sostenendo che non sia il caso di "allarmare le persone", dal momento che il provvedimento del governo Meloni è ben diverso da quello precedente, "completamente abrogato nel 2018 con effetto retroattivo dal 2015".
Ma sul redditometro c'è anche Matteo Renzi che ci tiene a mettere qualche puntino sulle 'I'.
In particolare, il leader di Italia viva non accetta la versione fornita da Meloni e dalla maggioranza secondo cui il provvedimento sia stato varato dal suo governo e affida a Twitter la sua risposta sulla questione, accusando proprio la premier di aver introdotto la misura.
Giorgia Meloni continua a dichiarare che io ho introdotto il redditometro. Ripetere una frase falsa la fa diventare virale ma non vera: questa dichiarazione è falsa. Il redditometro lo ha votato Meloni in consiglio dei ministri nel 2010, col Governo Berlusconi. Io invece ho…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 25, 2024