Un nuovo studio allarma sulla pericolosità dei cibi ultraprocessati per la salute del cervello.
La ricerca, condotta da un team di scienziati brasiliani e pubblicata sulla rivista Neurology, ha infatti dimostrato che un consumo frequente di questi alimenti può aumentare il rischio di sviluppare ictus e declino cognitivo.
I cibi ultraprocessati, come snack confezionati, bevande zuccherate, cereali raffinati e carne trasformata, sono ricchi di calorie, grassi saturi, zuccheri aggiunti e additivi chimici. Queste caratteristiche li rendono dannosi non solo per la salute in generale, ma anche per il cervello, aumentando il rischio di ictus e declino cognitivo.
Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha messo in luce un'associazione preoccupante: il consumo regolare di cibi ultraprocessati aumenta il rischio di declino cognitivo e ictus.
La ricerca ha coinvolto due gruppi di partecipanti: 14.175 persone a rischio di declino cognitivo e 20.243 a rischio di ictus, tutti con un'età superiore ai 45 anni.
Il Dr. Gary Small, psichiatra di rilievo, sottolinea come questi risultati non siano sorprendenti dal punto di vista della salute cerebrale. "Sappiamo che alcuni alimenti, in particolare quelli ultraprocessati, danneggiano sia il cuore che il cervello", afferma l'esperto, estraneo allo studio.
Tenendo conto di fattori come età e pressione sanguigna, i ricercatori hanno osservato che un aumento del 10% nel consumo di cibi ultraprocessati è associato a un rischio di declino cognitivo del 16% più alto.
Per quanto riguarda l'ictus, chi consuma più cibi ultraprocessati ha un rischio dell'8% maggiore. Al contrario, un'alimentazione ricca di cibi freschi o minimamente processati (come frutta e legumi) riduce il rischio del 9%.
Il Dr. W. Taylor Kimberly, uno dei ricercatori coinvolti, evidenzia l'importanza di approfondire le ricerche: "Sebbene una dieta sana sia fondamentale per la salute cerebrale negli anziani, le scelte alimentari più importanti per il cervello rimangono poco chiare. Abbiamo scoperto che un consumo maggiore di cibi ultraprocessati è associato a un rischio più elevato di ictus e declino cognitivo, e che l'associazione tra questi alimenti e l'ictus è risultata maggiore tra i partecipanti afroamericani", dove l'aumento del rischio è stato del 15%.
Lo studio ha coinvolto oltre 34.000 persone per 11 anni, analizzando memoria, consumo di cibo e fattori di rischio come depressione o precedenti traumi cranici.
I ricercatori hanno osservato un'associazione tra consumo di cibi ultraprocessati e un aumento del rischio di ictus e declino cognitivo.
Tuttavia, sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per comprendere meglio i meccanismi d'azione e le differenze tra le varie forme di demenza.
Il Dottor Clifford Segil suggerisce di approfondire il legame tra cibi ultraprocessati e demenza vascolare o multi-infarto. Sia i ricercatori che il Dottor Small concordano sull'importanza di continuare a studiare il rapporto tra alimentazione, ictus e salute cerebrale, tenendo conto della complessità di fattori che possono influenzare il cervello.
Nonostante la necessità di ulteriori conferme, il Dottor Small afferma: "Mangiare in modo sano e fare attività fisica regolare possono aiutare fin da subito, migliorando la qualità della vita e il benessere complessivo".
Ecco un elenco di 20 cibi ultraprocessati che dovresti evitare:
Questi alimenti hanno subito trasformazioni intensive e contengono spesso additivi come coloranti, conservanti, anti-agglomeranti, esaltatori di sapidità ed edulcoranti.