Come l'ha presa il Partito Democratico la trovata della premier di lanciare sui social la sua versione di "TeleMeloni"? La premier l'ha fatto evidentemente in maniera sarcastica, volendo rispondere a chi, come i dem, la accusa di aver occupato il palinsesto Rai. Ma ha centrato l'obiettivo? Secondo il responsabile informazione della segreteria di Elly Schlein, Sandro Rutolo, no. Anzi: facendo quel video, ha dimostrato di soffrire le critiche che le sono piovute addosso. "Giorgia Meloni ha risposto così non perché è sarcastica, ma perché è in difficoltà", ha spiegato il giornalista, oggi deputato dem.
Che reazioni ci sono all'interno del Partito Democratico alla trovata comunicativa di Giorgia Meloni che sabato 25 maggio 2024 ha postato una puntata della sua rubrica social 'Appunti di Giorgia' sotto l'insegna "TeleMeloni? Tag24, per farsele raccontare, ha contattato il responsabile informazione del partito di Elly Schlein, l'ex inviato speciale delle trasmissioni di Michele Santoro oggi parlamentare dem Sandro Ruotolo. "L'unica cosa positiva che emerge dalle ultime dichiarazioni della Meloni - spiega il deputato - è che la riforma della governance della Rai la deve fare il Parlamento. Noi ci stiamo a discuterne immediatamente. Dopo di chè, è sotto gli occhi di tutti il senso di ciò che andiamo denunciando: il controllo dell'informazione da parte di Palazzo Chigi. Evidentemente, quel 'TeleMeloni' che il Partito Democratico ha tirato fuori brucia alla premier. Altrimenti non l'avrebbe nemmeno citato. Nel suo video - sottolinea Ruotolo - per questo non ci vedo nè ironia nè sarcasmo, ma solo la sua difficoltà. Non solo sul tema informazione, ma anche su tanti altri. Giorgia Meloni sta perdendo la tranquillità".
Sandro Ruotolo, deputato del Pd nonché candidato per le prossime elezioni Europee, coglie l'occasione del video diffuso in rete dal Presidente del Consiglio sabato 25 maggio 2024 per fare un'analisi più generale: "Giorgia Meloni è andata al governo solo perché noi eravamo divisi. Ma ora l'aria sta cambiando. Lei sta isolando l'Italia coltivando i rapporti con gli eredi del franchismo, Orban e le altre democrazie illiberali. In più, penalizza il Mezzogiorno con il suo governo anti-meridionale. Per questo sono sicuro che proprio il Sud sarà il primo a non votarla".
Il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo, poi, a Tag24 racconta anche come è stato assorbito nella segreteria dem il fatto che il duello televisivo Meloni-Schlein organizzato da Bruno Vespa sia saltato. "A noi era stata chiesta una disponibilità a farlo perché siamo la forza che si oppone con maggiore forza al suo governo. La stessa Meloni ci riconosce come la maggior forza di opposizione. Ma dare il voto al Pd rafforza tutta l'opposizione al suo governo perché non abbiamo la supponenza dell'autosufficienza di altri periodi. E' chiaro che stiamo facendo la campagna elettorale per il Partito Democratico, ma gli altri sono i nostri vicini di casa, mentre la Meloni è la nostra avversaria".
Sandro Ruotolo chiarisce anche che, un minuto dopo la fine della campagna elettorale per le Europee, dove si va al voto con un sistema proporzionale (quindi, con tutti i partiti che vanno da soli), il Pd tornerà a lavorare per il campo largo. O meglio, secondo l'ultima dicitura: il campo democratico: "Un attimo dopo la fine della campagna elettorale - puntualizza Ruotolo - torneremo a lavorare per il campo democratico con tutti gli altri partiti del centrosinistra. Ma, in ogni caso, già adesso, in tanti Comuni dove si va al voto, la cosa bella è notare che il campo democratico già c'è ed è unito".