Elezioni Europee 2024, mai come in questi giorni idee, piani e progetti di Alternativa Popolare sono stati così chiari. Più si avvicinano i giorni del voto, più il segretario Stefano Bandecchi rilancia la sua visione di un'Italia che deve cambiare marcia e ripartire sotto tanti aspetti, ma senza parlare in "politichese" o fare promesse roboanti, bensì concetti semplici, chiari che arrivano alle persone.
D'altronde, è un imprenditore, nella sua vita ha sempre e solo fatto questo, cercare di ampliare i suoi orizzonti, realizzando e costruendo, facendo sì soldi, ma garantendo lavoro per cercare di far stare bene le persone che dipendevano da lui. Non a caso per gran parte della campagna elettorale più volte, oltre a citare De Gasperi, si è ispirato ai principi di Olivetti. Due uomini che hanno cambiato l'Italia, ma pensando al bene comune, non certo a quello personale. E l'hanno fatta ripartire e rilanciata. Ed è da qui che, spesso e volentieri, parte la politica che sta tentando di portare avanti Alternativa Popolare, per ora a piccole dosi, ma crescendo sempre in modo costante.
Uno dei punti più importanti del programma elettorale di Alternativa Popolare è senza dubbio l'indipendenza e l'autonomia energetica, cercando di utilizzare le risorse dell'Italia e dell'Europa che non sono poche, avendo come obiettivo la possibilità e l'opportunità di diventare autonomi dal punto di vista energetico, più forti e "non più schiavi" di paesi come gli Usa, la Russia, al Cina e da qualche anno a questa parte anche dal mondo arabo. Intrattenere rapporti commerciali, ma senza essere la parte dominata come sta accadendo da troppi anni e questo può accadere solo se l'Italia e tutta l'Europa riescano a sfruttare le loro ricchezze.
Dall'indipendenza energetica deriva tutto, anche e soprattutto un piano per lo sviluppo industriale del paese, utilizzando l'innovazione e la scienza, sfruttando al massimo le idee della nuova generazione e, soprattutto, stimolando la creatività e premiando tutte quelle imprese che riescano a contribuire innovando, non certo creando ostacoli attorno ad essere, come spesso accade da qualche tempo a questa parte.
In Italia, ad esempio, si sta attuando e sfruttando malissimo come ha sottolineato da tempo il segretario Stefano Bandecchi il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che invece di essere un vero e proprio progetto per ripartire, si sta rivelando sempre più un freno, anche perché, da parte della stessa Europa, non si tratta di un regalo ma di qualcosa che gli italiani dovranno restituire nel tempo, ma fino ad ora è stato utilizzato nel modo peggiore e in maniera sconclusionata e confusa.
Almeno questo è quello che sta accadendo e la dimostrazione è nei fatti, soprattutto con gli ultimi e improvvisi taglia che si stanno per fare ai circa 3700 comuni italiani che avevano già stanziato fondi per opere pubbliche, scuole e via dicendo. Adesso, rischiano di rivedere i conti e di avere seri problemi. Di sicuro non è così che si rilancia l'economia di un paese che da anni sta cercando di ripartire e venir fuori da periodi di crisi costanti, soprattutto dopo la pandemia.
Ed è lo stesso Stefano Bandecchi che ha provato a far capire la sua visione, parlando anche del famoso e quasi ormai dannoso Pnrr (almeno per come viene utilizzato, visto che doveva rappresentare lo strumento principale del piano di rilancio del Paese), tentando di far capire quanto possa essere importante generare e avere un debito comune, tanto che lo spiega in modo piuttosto chiaro attraverso un video che ha fatto tramite la sua pagina ufficiale.
"L’Italia può rilanciare sé stessa attraverso l’Europa - ha spiegato Stefano Bandecchi - . Serve sicuramente un debito comune, non il PNRR che è stato utilizzato malissimo dagli italiani ed è stato concepito anche male. Serve più forza, più energia, dobbiamo pensare alla famiglia e a ricostruire la nostra impresa. Oggi serve un debito comune e noi italiani dobbiamo stimolarlo, perché noi ne abbiamo bisogno.
Famiglia e impresa, due concetti molto cari ad Alternativa Popolare. Due concetti essenziali sui quali si basa la politica del partito, anche e soprattutto da questi due fattori si può cominciare a parlare di ripartenza e rinascita di un paese che dovrebbe mettere l'Europa al centro e far partire quello che Stefano Bandecchi chiama "Sistema Italia".