Sebbene il pesce sia un alimento ricco di nutrienti e prezioso per la salute, alcune specie possono contenere livelli pericolosi di sostanze nocive, come mercurio, diossine, PCB e metalli pesanti.
L'assunzione di queste sostanze attraverso il consumo di pesce contaminato può causare seri problemi di salute, tra cui danni neurologici, problemi di sviluppo nei bambini, problemi riproduttivi e persino il cancro.
È importante essere consapevoli dei rischi e fare scelte alimentari consapevoli, evitando il consumo di pesce con alti livelli di contaminanti.
Il consumo frequente di pesce può rappresentare un rischio per la salute a causa dell'aumento della contaminazione da mercurio.
Secondo le raccomandazioni dei nutrizionisti, il pesce dovrebbe essere una parte regolare della dieta, poiché è una preziosa fonte di vitamine e nutrienti essenziali, come la vitamina D, lo iodio e gli acidi grassi omega-3.
Consumare troppo pesce, però, può avere effetti negativi sulla salute, soprattutto a causa della contaminazione da mercurio. Il mercurio si accumula nei pesci e nei frutti di mare come cozze, granchi e calamari, e la sua forma organica, il metilmercurio, può essere dannosa per i nervi.
Le donne incinte o che allattano, soprattutto, dovrebbero essere particolarmente attente nel consumo di pesce e frutti di mare. Questa sostanza può avere effetti negativi sullo sviluppo nervoso dei bambini e dei neonati non ancora nati. Ecco perché è consigliabile che queste donne evitino determinati tipi di pesce ad alto contenuto di mercurio.
I pesci con maggiori quantità di metilmercurio sono:
Durante la gravidanza e l'allattamento, è importante evitare alcuni tipi di pesce a causa del contenuto di metilmercurio. La quantità di metilmercurio presente in una porzione di pesce varia in base al tipo di pesce, alle sue dimensioni e alla sua età.
I pesci predatori di grandi dimensioni come il tonno, il pesce spada e lo squalo contengono particolarmente elevate quantità di metilmercurio.
Il metilmercurio si forma quando alcuni batteri assorbono composti inorganici di mercurio presenti naturalmente in fiumi, laghi e oceani e li convertono in composti organici come il metilmercurio. Questo composto si accumula nei pesci e nei frutti di mare attraverso la catena alimentare e infine entra nel corpo umano quando questi animali vengono consumati.
Il mercurio è un elemento presente naturalmente nell'ambiente, che si trova nell'aria, nell'acqua e nel suolo. L'esposizione al mercurio, anche in quantità ridotte, può causare gravi problemi di salute, specialmente durante lo sviluppo fetale e nei primi anni di vita. Può danneggiare diversi sistemi del corpo umano, inclusi il sistema nervoso, digestivo, immunitario, oltre a polmoni, reni, pelle e occhi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il mercurio come una delle sostanze più preoccupanti per la salute pubblica. Le persone sono esposte principalmente al metilmercurio, una forma organica di mercurio, attraverso il consumo di pesce e crostacei contaminati. Il metilmercurio è diverso dall'etilmercurio, utilizzato nei conservanti dei vaccini e che non rappresenta un rischio per la salute.
Il mercurio può essere trovato in diverse forme, ognuna con diversi livelli di tossicità ed effetti sulla salute. Viene rilasciato nell'ambiente principalmente a causa dell'attività umana, come la combustione del carbone e i processi industriali. Una volta nell'ambiente, il mercurio può essere trasformato in metilmercurio dai batteri, che si accumula nei pesci e nei molluschi attraverso la catena alimentare.
I rischi per la salute e la gravità degli effetti dipendono da diversi fattori, come il tipo di mercurio, la dose, l'età della persona esposta, la durata dell'esposizione e la via di esposizione. I feti sono particolarmente vulnerabili agli effetti del metilmercurio, che può influenzare negativamente lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso. Le persone regolarmente esposte a livelli elevati di mercurio, come le popolazioni che dipendono dalla pesca di sussistenza, sono anche a rischio di problemi cognitivi e neurologici.