La gestione dell'IVA all'interno di un Gruppo IVA può presentare delle inaspettate e significative criticità, specialmente quando si tratta di includere nuove società e correggere eventuali errori nelle fatture emesse e ricevute. Andiamo quindi a illustrare le eventuali problematiche che potrebbero sopraggiungere in questa piccola ma completa guida dettagliata basata sulla risposta dell'Agenzia delle Entrate n. 128/2024, affrontando le problematiche legate all'inclusione di una nuova società nel Gruppo IVA e alla corretta gestione delle fatture.
Secondo l'articolo 70-bis e seguenti del DPR 22 ottobre 1972, n. 633, i soggetti passivi d'imposta che esercitano attività d'impresa, arte o professione, e che soddisfano determinati requisiti di vincolo finanziario, economico e organizzativo, possono costituire un Gruppo IVA. Questa opzione consente loro di essere trattati come un unico soggetto passivo ai fini IVA.
La società ALFA, così denominata nell’istanza di interpello presentata all’Agenzia delle Entrate, rappresentante del Gruppo IVA costituito il 1° gennaio 2020, ha acquisito il 100% del capitale sociale della società BETA nel marzo 2023. Questa acquisizione ha instaurato un vincolo finanziario, rendendo BETA eleggibile per l'inclusione nel Gruppo IVA.
Nonostante l'intenzione di includere BETA nel Gruppo IVA a partire dal 1° gennaio 2024, la procedura informatica non ha permesso di inserire una data antecedente i 90 giorni. Di conseguenza, la comunicazione è stata presentata avvalendosi dell'istituto della "Remissione in bonis", e BETA è stata ufficialmente inclusa nel Gruppo IVA il 13 febbraio 2024, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024.
Durante il periodo tra il 1° gennaio e il 13 febbraio 2024, BETA ha emesso e ricevuto fatture utilizzando la propria partita IVA, poiché l'indicazione della partita IVA del Gruppo ne causava lo scarto. Questo ha creato la necessità di regolarizzare tali fatture una volta completata l'inclusione di BETA nel Gruppo IVA.
ALFA ha proposto di adottare comportamenti differenti per le fatture di acquisto e quelle di vendita:
L'Agenzia delle Entrate ha concordato con la soluzione proposta da ALFA, ritenendo che le fatture di acquisto riportanti l'errata indicazione della partita IVA della società BETA debbano essere regolarizzate ai sensi dell'art. 6, comma 8, lettera b), del decreto legislativo n. 471/1997. Una volta regolarizzate, queste fatture potranno partecipare alla liquidazione IVA del Gruppo.
Le fatture attive emesse da BETA tra il 1° gennaio e il 13 febbraio 2024 con la propria partita IVA devono comunque concorrere alla liquidazione IVA del Gruppo. Per notificare l'errore ai cessionari/committenti, il rappresentante del Gruppo IVA deve inviare "note di cortesia", indicando quali fatture vanno associate alla partita IVA del Gruppo. Queste note potranno essere trasmesse al di fuori del Sistema di Interscambio (SdI) e conservate insieme alle fatture originali.
La gestione dell'IVA all'interno di un Gruppo IVA richiede particolare attenzione, in particolar modo quando si includono nuove società e si devono correggere errori nelle fatture elettroniche. In tal senso, di significativa importante è la recente Risposta fornita dall'Agenzia delle Entrate per assicurare la corretta gestione fiscale e l'aderenza alle normative vigenti, nel processo di regolarizzazione delle fatture quando si includono nuove società nel Gruppo IVA.