06 Jun, 2024 - 10:00

Anticipo Naspi 2024: requisiti, quanto spetta e come presentare la domanda

Anticipo Naspi 2024: requisiti, quanto spetta e come presentare la domanda

L’anticipo della Naspi è una forma di incentivo all’autoimprenditorialità che permette al percettore dell’indennità di richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione e, nel testo, spiegheremo come presentare la domanda nel 2024.

Anticipiamo subito che si tratta di una possibilità concessa ai beneficiari della Naspi, nel caso in cui abbiano intenzione di avviare un’attività di lavoro autonomo, un’impresa individuale oppure di sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Requisiti anticipo Naspi 2024

Come sappiamo più o meno tutti, la Naspi è un’indennità di disoccupazione che viene erogata mensilmente, su richiesta, a tutti i coloro che hanno perso il lavoro involontariamente.

Naturalmente, si tratta di un’indennità che non spetta a tutti i lavoratori indistintamente, ma occorre essere in possesso di determinati requisiti e condizioni.

In alcune circostanze, spetta anche l’anticipo della Naspi e consiste nell’erogazione dell’indennità in un’unica soluzione di tutte le mensilità non ancora ricevute dal beneficiario. Ciò è previsto dal Decreto legislativo n. 22/2025, all’articolo 8.

Anche in questo caso, non sempre è possibile richiedere l’anticipo. Si tratta di un una possibilità concessa solo ai percettori dell’indennità che hanno intenzione di avviare:

  • Un’attività di lavoro autonomo;
  • Un’impresa individuale.

Inoltre, spetta a chi ha intenzione di:

  • Sottoscrive una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • Sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato diritto all’indennità di disoccupazione.

Quanto spetta?

Abbiamo già spiegato che, sostanzialmente, l’anticipo della Naspi consiste nell’erogazione in un’unica soluzione delle mensilità di disoccupazione residue non ancora beneficiate.

Ciò vuol dire che per determinare l’importo spettante, si deve considerare l’importo già erogato e quello spettante, ma non ancora percepito.

La somma liquidata è imponibile ai fini Irpef, ma c’è un caso in cui non è soggetta a trattenuta. Avviene quando l’importo è destinato alla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio.

Ci sono alcuni casi in cui l’anticipo della Naspi deve essere restituita. In quali casi? Nel momento in cui il beneficiario instauri un rapporto di lavoro di tipo subordinato, prima che sia scaduto il periodo di percezione dell’indennità.

Non vi rientra il caso del contratto di collaborazione e anche se il rapporto di lavoro è frutto della sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Come presentare la domanda dell’anticipo Naspi 2024

La domanda per richiedere l’anticipo della Naspi 2024 deve essere presentata entro la scadenza di 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Invece, quando l’attività sia iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente, l’anticipo deve essere richiesto entro 30 giorni dalla domanda per fruire della Naspi.

Come presentare la domanda? La richiesta deve essere trasmessa online, direttamente sul sito dell’Inps. Si deve utilizzare il servizio dedicato, accedendo con le proprie credenziali digitali Spid, Cie o Cns.

La richiesta, in alternativa alla modalità telematica, può essere effettuata anche tramite il servizio di contact center e tramite gli enti di patronato e gli intermediari abilitati dell’Istituto.

È molto importante tenere presente che la domanda deve essere correlata dalla documentazione necessaria alla dimostrazione dell’avvio di una delle attività previste, ovvero requisito imprescindibile per richiedere l’anticipo della Naspi.

Un punto, infine, sul lavoro associato di categoria. In questo caso, i richiedenti devono dichiarare anche l’iscrizione nel registro delle imprese della Camera di Commercio competente e nell’Albo nazionale delle società cooperative gestito dalle Camere di commercio.

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Sara Bellanza
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