Nel 2024, sono attive diverse misure per gli acquisti alimentari, ovvero i cosiddetti Bonus spesa 2024. Sono sostegni economici destinati a chi si trova in situazione di difficoltà, alle famiglie meno abbienti che non riescono a far fronte all’aumento dei prezzi.
Sono fondamentalmente tre le misure attive: la Carta Dedicata a te, la Carta acquisti e il reddito alimentare.
Nel testo, vediamo a chi spettano questi bonus, quali sono i requisiti di accesso e come funziono le misure.
Nel 2024 sono attive tre misure destinate ai cittadini in difficoltà per far fronte al rialzo dei prezzi dei generi alimentari e dei prodotti di prima necessità.
Le misure, come abbiamo anticipato, sono la carta Dedicata a te, la carta acquisiti e il reddito alimentare.
Le tre misure sono cumulabili tra loro? Non ci sono conferme ufficiali, ma pare che le tre misure non siano compatibili tra loro. Per fare un esempio, non si potrebbe avere accesso nello stesso tempo sia alla Carta acquisiti che alla carta Dedicata a te.
La carta Dedicata a te è stata confermata anche per il 2024. Si tratta di una carta caricata con 500 euro complessivi che, in base alle previsioni, potrà essere utilizzata nei primi giorni di settembre 2024.
A chi spetta? Si tratta di una misura rivolta alle famiglie più in difficoltà:
Quindi, la priorità sarà data alle famiglie con figli e che, al contempo, si trovano in difficoltà economica.
Per ricevere la carta non è necessario presentare la domanda. I beneficiari, individuati dal Comune, dall’Inps e dagli enti competenti riceveranno automaticamente la carta che potrà essere utilizzata per acquistare prodotti alimentari o per la prima infanzia.
Una seconda misura molto importante è la Carta acquisti, una social card che viene ricaricata ogni due mesi con la cifra di 80 euro. Si tratta di una comunissima carta che si usa per il pagamento elettronico, nei negozi abilitati per l’acquisto di beni alimentari o farmaci.
La social card, quindi, può essere usata sia negli esercizi alimentari che nelle farmacie e parafarmacie, ma anche negli uffici postali per il pagamento delle bollette dell’energia elettrica o per il gas.
A chi spetta?
I due casi prevedono il rispetto di specifici requisiti. È richiesta anche la cittadinanza italiana e l’iscrizione all’Anagrafe del Comune di riferimento.
Il reddito alimentare è una nuova iniziativa per garantire la distribuzione dei prodotti alimentari invenduti a chi si trova in difficoltà. Si tratta di una misura con un doppio obiettivo: combattere lo spreco alimentare e aiutare chi si trova in difficoltà.
Le risorse disponibili per l’anno 2024 sono pari a 2 milioni di euro. Per il momento, ci troviamo ancora in una fase sperimentale nelle città di Genova, Firenze, Napoli e Palermo. Ciò vuol dire che, almeno per il momento, il reddito alimentare non è accessibile negli altri Comuni d’Italia. Solo al termine della fase sperimentale, della durata di tre anni, verrà decisa la possibile applicazione anche agli altri Comuni.
Nelle 4 città coinvolte, per ottenere il reddito alimentare, i cittadini possono rivolgersi agli enti competenti o direttamente ai Comuni.