Quando si compila il modello F24 per il pagamento dell’IMU (Imposta Municipale Propria), è facile incorrere in errori. Tuttavia, il contribuente ha sempre la possibilità di regolarizzare la propria posizione, sia che si accorga dell’errore prima della scadenza del pagamento, sia che questo avvenga dopo la scadenza. Le conseguenze variano, ma le sanzioni possono essere ridotte rispetto a quelle applicate a seguito di accertamenti. Andiamo quindi a spiegare cosa fare in caso di pagamento IMU sbagliato.
Se ci si accorge di un errore nel pagamento dell'IMU, è possibile rimediare. Gli errori possono includere calcoli sbagliati, applicazione di aliquote errate o pagamenti incompleti. In questi casi, il contribuente deve agire rapidamente per evitare sanzioni elevate.
Se l'errore viene rilevato prima della scadenza del pagamento della rata in acconto o saldo, la soluzione è relativamente semplice. Il contribuente deve compilare un nuovo modello F24 con gli stessi dati anagrafici e di identificazione, correggendo l'importo nella colonna "importi a debito versati". Il pagamento corretto deve essere effettuato entro la scadenza per evitare sanzioni.
Se l'errore viene rilevato dopo la scadenza del pagamento, è necessario utilizzare il ravvedimento operoso. Questo strumento permette di regolarizzare la propria posizione fiscale pagando il tributo dovuto, una sanzione ridotta e gli interessi calcolati al tasso legale vigente. Le sanzioni variano in base al tempo trascorso dalla scadenza:
Gli interessi sono calcolati al tasso legale vigente e sono applicati giornalmente dal giorno successivo alla scadenza fino al giorno del pagamento. È essenziale includere questi importi nel modello F24 per completare la rettifica del pagamento dell'IMU.
Un errore nel calcolo dell'IMU da parte del commercialista può avere conseguenze economiche significative per il contribuente. È essenziale agire rapidamente per correggere l'errore e ridurre al minimo le ripercussioni. Per prima cosa, bisogna identificare esattamente dove è stato commesso l'errore, verificando accuratamente la documentazione fornita dal commercialista e confrontando gli importi pagati con quelli dovuti. Dopo aver individuato l'errore, è necessario informare il commercialista e richiedere una revisione del calcolo.
Se l'errore è rilevato prima della scadenza del pagamento, basterà compilare un nuovo modello F24 con l'importo corretto. Se l'errore causa danni economici, come sanzioni e interessi, è possibile richiedere un risarcimento. Il commercialista potrebbe avere un'assicurazione professionale che copre questi costi. In caso contrario, si può considerare la mediazione o agire per vie legali.
Se la banca commette un errore nel pagamento di un modello F24, è necessario risolvere la situazione prontamente.
Come nel caso del commercialista sopra riportato, il contribuente deve verificare l'errore nell'F24 e nella ricevuta, quindi contattare immediatamente la banca fornendo tutti i dettagli per richiedere l'annullamento della transazione, se possibile, o una rettifica all'Agenzia delle Entrate se il pagamento è già avvenuto.
Se viene effettuato un doppio pagamento dell'IMU, è possibile chiedere il rimborso dell'importo versato in eccesso.
Prima di tutto è necessario raccogliere i modelli F24 utilizzati per il pagamento e le prove del doppio pagamento, come ricevute di pagamento ed estratti conto bancari.
Quindi, bisognerà presentare una domanda di rimborso indirizzata al Comune competente, descrivendo l'errore e richiedendo il rimborso dell'importo pagato due volte. La domanda può essere presentata per via telematica, a mano, o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno presso l’ufficio tributi del Comune.
Il Comune esaminerà la richiesta e, se approvata, procederà al rimborso dell'importo versato in eccesso.
Un errore nell'acconto IMU può risultare in un pagamento insufficiente o eccessivo.
Nel primo caso, ovvero se si versa meno del dovuto, è possibile rettificare compilando un nuovo modello F24 con l'importo aggiuntivo da pagare, da effettuare entro la scadenza del saldo.
In caso di pagamento eccessivo, ovvero se si versa più del dovuto, è possibile richiedere un rimborso o compensare l'importo in eccesso con il saldo successivo.
Per la compensazione, bisogna calcolare l'importo dovuto sottraendo l'eccedenza e compilare un nuovo modello F24. Per il rimborso, seguire la procedura per il doppio pagamento.
Il controllo del pagamento dell'IMU è effettuato dai singoli Comuni. In caso di mancato pagamento, il Comune incarica l’Agenzia Entrate Riscossione del recupero del credito. Se durante un controllo viene riscontrato un mancato pagamento, il contribuente riceverà una cartella di pagamento.
Il controllo del pagamento dell’IMU ha un termine di scadenza: il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di eventuale mancato pagamento.
Da parte sua, il contribuente può verificare se ha effettuato il pagamento dell'IMU tramite: