Un filo sottile sulla parola aborto. Che taglia di netto l'atmosfera del G7 in Puglia. Subito il presidente Macron se ne esce in modo soft e sottolinea"mi dispiace" e il riferimento è al fatto che non ci sia la parola aborto nel testo finale del G7.
E su questo il presidente francese è perentorio e non si nasconde: "Conoscete la posizione della Francia che ha inserito il diritto all'aborto nella Costituzione. Non è la stessa sensibilità che c'è nel vostro Paese. La Francia condivide una visione di uguaglianza tra uomo e donna, non è una visione condivisa da tutto lo spettro politico. Mi dispiace ma lo rispetto perché è stata la scelta sovrana del vostro popolo".
In un'atmosfera dove si trattano temi di ogni genere dalla guerra all'ambiente, all'economia e ad altri argomenti che sono al centro del G7. Ma a tenere banco, almeno tra Macron e Meloni è la questione legata alla parola sull'aborto che è letteralmente sparita, ma Meloni non ha gradito la posizione del presidente francese e risponde a tono: "Qui non si fa campagna elettorale, ma si parla di altro". La cena comunque è andata in scena e tutti i leader, tranne Biden, che aveva un impegno con Zelensky e la stampa ucraina, è andata avanti senza alcun problema.
Tra i commensali c'era il presidente Sergio Mattarella che ha parlato ed espresso varie preoccupazioni, soprattutto sulla guerra in Ucraina e anche nel Medio Oriente, ma è della Russia che ha voluto concentrarsi maggiormente: "Il 24 febbraio del 2022 la Federazione Russa si è assunta la responsabilità storica di riportare la guerra in Europa in un pericoloso tentativo di revanche neo-imperiale che contraddice tutti i passi avanti realizzati nel continente sin dalla Conferenza di Helsinki del 1975.
Una svolta che non si può fingere di ignorare o sottovalutare come insegna la storia del '900. Sostenendo la indipendenza dell'Ucraina, difendiamo principi generali di convivenza fra le nazioni, sui quali poggia, dal secondo dopoguerra in poi, la libertà, la sicurezza, la prosperità dei nostri popoli nonché lo sviluppo e il ruolo crescente di quelli che allora erano, loro malgrado, spettatori della storia". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nel brindisi della cena al G7