Sui quadri C, D ed E del modello di domanda degli incentivi ricadenti nella Zes Unica 2024, l'Agenzia delle entrate ha fornito indicazioni utili ai fini della compilazione, in particolare per il codice qualifica, gli aiuti alle imprese e le fatture elettroniche. Nel Quadro C sono indicati i soggetti sottoposti alla verifica antimafia; nel quadro D rientrano le informazioni da inserire circa le altre agevolazioni concesse o richieste, inclusi gli aiuti in regime "de minimis"; infine, il Quadro E contiene gli estremi delle fatture elettroniche e delle certificazioni.
Informazioni passo passo su come compilare il modello di domanda delle agevolazioni rientranti nella Zona economica speciale (Zes) Unica 2024, per le imprese con sede nelle regioni del Sud Italia, sono state fornite dall'Agenzia delle entrate.
Si ricorda che il modello di domanda, da inviare entro il 12 luglio 2024 per gli investimenti effettuati o da effettuare tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, si trova all'interno della specifica piattaforma reperibile sul portale dell'Agenzia delle entrate e chiamata "ZES UNICA".
Dopo aver compilato i quadri A e B, il Quadro C dovrà contenere le informazioni circa i soggetti sottoposti alla verifica antimafia. Pertanto, in questo quadro, si dovranno riportare i codici fiscali delle persone fisiche indicate al comma 5, dell'articolo 85 e 91, del decreto legislativo 159 del 2011. Per ciascun soggetto si dovrà compilare un rigo distinto e, nello specifico, nella casella "Codice qualifica" dovrà essere indicato il corrispondente codice tra:
Nel Quadro D, che contiene le altre agevolazioni concesse o richieste - inclusi gli aiuti in regime "de minimis" - si dovrà fare attenzione a indicare:
Il Quadro E contiene le informazioni sulle fatture e le certificazioni relative alle spese da agevolare con i contributi della Zona economica speciale (Zes) Unica 2024. Nel dettaglio, nella sezione I devono essere riportati tutti gli estremi delle fatture elettroniche già ricevute per effetto del meccanismo di interscambio con l'Agenzia delle entrate (SDI) alla data di invio della domanda.
Pertanto, si deve indicare il numero della fattura (colonna 1), il codice identificativo Sdi (colonna 2), l'importo ammissibile, al netto Iva (colonna 3), il numero del modulo del Quadro B inerente la struttura produttiva di riferimento per l'investimento (colonna 4) e il codice fiscale del soggetto intestatario della fattura (colonna 5).
Nella sezione II vanno indicati gli estremi della certificazione in caso di rilascio alla data di invio della domanda. Nel dettaglio, la data della certificazione va indicata nella colonna 1, mentre l'identificativo della certificazione nella colonna 2.
Nella colonna "Codice fiscale" si indica il codice del soggetto che ha rilasciato la certificazione. Si dovrà riportare il codice 1 se si tratta del revisore legale; il codice 2 per il responsabile della revisione se si tratta di società iscritta al Registro istituito presso il Mef; il codice 3 per società di revisione; il codice 4 per il collegio sindacale.