Si apre oggi – 17 giugno 2024 – una settimana caldissima per maggioranza e opposizione impegnate nello scontro sulle riforme. Il Governo in Parlamento continua spedito – seppur non compattissimo – il suo cammino, mentre l’opposizione ha indetto per domani sera una ampia manifestazione di piazza contro il Governo e contro Autonomia Differenziata e Premierato.
Una settimana calda e non solo dal punto di vista atmosferico anche per i partiti alle prese con le ripercussioni delle Elezioni Europee svoltesi lo scorso 8 e 9 giugno. Elezioni da cui sono usciti fortemente ridimensionati il Movimento 5 Stelle e l’ex Terzo Polo di Azione e Italia Viva, i cui leader sono fortemente in discussione. Anche la Lega non attraversa un momento felice, ma, sembra che per ora la resa dei conti sia rinviata in autunno quando dovrebbe svolgersi il congresso nazionale, il primo dopo il Covid.
La giornata più bollente sarà sicuramente quella di martedì 18 giugno quando al Senato si voterà l’approvazione della Riforma del Premierato. La madre di tutte le riforme, fortemente voluta dalla premier Giorgia Meloni, per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio.
La scorsa settimana, l’aula di Palazzo Madama, ha concluso - in mezzo a aspre polemiche e molte tensioni - la votazione degli oltre 3mila emendamenti presentati dalle opposizioni che in più occasioni hanno abbandonato l’aula per protesta. Domani si inizierà alle 15,30 con le dichiarazioni di voto per poi procedere con la votazione. Trattandosi di una riforma costituzionale, l’iter è molto lungo, poiché dovrà essere approvata quattro volte, tra Camera e Senato, e poi dovrà passare al vaglio di un referendum popolare.
Poche ore dopo, alle 18,30, a Piazza Santi Apostoli a Roma il Pd, il M5S, AVS e le altre opposizioni hanno organizzato una grande manifestazione popolare per protestare contro le riforme e contro quanto accaduto lo scorso 12 giugno alla Camera dei Deputati, ovvero, l’aggressione e il ferimento di un deputato Cinquestelle, Leonardo Donno, da parte di alcuni deputati di maggioranza a seguito di una rissa scoppiata dopo che Donno aveva cercato di consegnare un Tricolore al Ministro della Lega, Roberto Calderoli.
In quel momento si stava discutendo la riforma dell’Autonomia Differenziata, considerata una riforma ‘spacca-Italia’ da parte delle opposizioni. Riforma che tornerà in aula sempre domani per il prosieguo della discussione.
La Lega vorrebbe approvarla entro fine mese, ma deve fare i conti con gli alleati di Forza Italia che ha annunciato di voler presentare degli ordini del giorno per mitigare gli effetti della riforma nelle regioni meridionali, e soprattutto per mitigare gli effetti della riforma sul consenso per il partito nelle regioni del Sud, dove indubbiamente Forza Italia è stata penalizzata dalla riforma della Lega.