Pensione anticipata 63 anni: quando fare le pratiche all'INPS? Entro il 15 luglio 2024 deve essere presentata la domanda di riconoscimento del diritto all'APE sociale. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto diverse modifiche alle disposizioni normative sull'anticipo pensionistico. Vediamo insieme i criteri principali e le scadenze per presentare le domande per la pensione a 63 anni.
L’INPS nella circolare n. 35 del 20 febbraio 2024, ha introdotto le prime modifiche per l’anticipo pensionistico a 63 anni e riguardano:
Possono accedere all'Ape Sociale i lavoratori disoccupati, caregiver e invalidi con una disabilità pari o superiore al 74% e con un'anzianità contributiva di almeno 30 anni. Per gli addetti ai lavori gravosi, l'anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni.
L'INPS ricorda che l'Ape Sociale scade il 31 dicembre 2024 e che la domanda deve essere presentata entro le scadenze stabilite.
L'Istituto ha inoltre reso disponibili, nella sezione "Prestazioni e servizi", dei moduli specifici per le attestazioni dei datori di lavoro relative ai lavori gravosi, ai fini della richiesta dell'Ape Sociale. Sono disponibili moduli per:
È importante sottolineare che la domanda può essere presentata anche da coloro che hanno maturato i requisiti per l'accesso alla misura negli anni precedenti.
È importante ricordare che l'anticipo Ape Sociale non è un trattamento pensionistico ordinario, bensì un'indennità erogata dall'INPS e garantita dallo Stato italiano.
La misura è stata introdotta per sostenere il reddito dei lavoratori che si trovano in particolari categorie di tutela, a partire dai 63 anni e 5 mesi di età e riconosciuta fino alla maturazione del requisito anagrafico per l'accesso alla pensione di vecchiaia ordinaria. Attualmente, la pensione di vecchiaia viene riconosciuta a 67 anni di età.
L'importo della prestazione è pari all'importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell'accesso all'indennità, fino all'importo massimo di 1.500 euro mensili lordi, senza rivalutazione, ne integrazioni e reversibilità.
L'accesso all'anticipo pensionistico è condizionato dalla cessazione dell'attività lavorativa dipendente, autonoma e parasubordinata svolta in Italia o all'estero.
Inoltre, secondo le nuove disposizioni contenute nella legge di Bilancio 2024, il beneficio è incompatibile con la pensione diretta o altre forme di indennità a sostegno del reddito.
In merito al regime di cumulabilità con i redditi da lavoro, si decade dal beneficio se il titolare della prestazione svolge un'attività di lavoro dipendente o autonomo. È motivo di decadenza anche lo svolgimento di un lavoro autonomo occasionale con reddito superiore a 5.000 euro lordi annui.
Va precisato che le nuove disposizioni non trovano applicazione per coloro che hanno ricevuto la certificazione per l'accesso al beneficio in anni precedenti.
I lavoratori che rientrano nei suddetti requisiti possono presentare la domanda di certificazione del diritto alla prestazione all'INPS, tramite i seguenti canali:
La richiesta dovrà essere presentata entro le seguenti finestre annuali:
Per ottenere la certificazione da parte dell'Ente previdenziale, il lavoratore (richiedente) deve presentare diversi documenti, tra cui:
L'esito delle istruttorie delle domande presentate all'INPS è condizionato dalle seguenti tempistiche:
Ottenuto l'esito positivo della certificazione del diritto, il lavoratore può presentare la domanda vera e propria di accesso all'Ape Sociale.