Maturità 2024: si può essere bocciati all’esame? Dopo un percorso di studi durato mediamente cinque anni, arriva il momento di confrontarsi con l’Esame di Stato. Tuttavia, attenzione: non sempre si viene ammessi all’esame di Maturità. Vediamo insieme i casi in cui la traccia, l’orale e i crediti possono portare alla bocciatura.
In generale, l’ammissione all’esame di Maturità non sempre porta alla promozione. Esistono dei casi in cui gli studenti non ottengono il diploma nonostante abbiano sostenuto gli esami.
Sì, perché erroneamente si pensa che essere ammessi agli esami di Stato porti direttamente al diploma. In realtà, la storia dimostra che non finisce tutto con gli esami di Maturità.
Esistono casi in cui oltre lo 0,2% degli studenti rischia la bocciatura. Nel complesso, non si tratta di stime alte, ma comunque di una concreta possibilità di essere bocciati all’esame di Maturità. Vediamo insieme caso per caso.
Secondo i dati riportati da ilsole24ore.com, nel 2017 circa il 3,9% degli studenti non è stato ammesso alla Maturità, mentre nel 2018 il 4% degli studenti non è stato ammesso agli esami.
Nel 2019, tale percentuale è scesa nuovamente al 3,9%. Nel 2021 e 2022, la media degli studenti bocciati al quinto anno è stata rispettivamente del 4% e del 3,8%.
Per il 2023, la stima degli studenti bocciati alla Maturità è stata appena dello 0,2%; pertanto, il 99,8% dei maturandi è stato ammesso agli esami di Stato.
Paradossalmente, redigere una stima tra i bocciati al quinto anno e quelli all’esame di Maturità, nel 2024 è molto difficile, poiché entrano in gioco diverse dinamiche.
A parità di probabilità, è (forse) più facile azzeccare un ambo secco con lo 0,25% di probabilità.
Alla stesura dei voti, non sempre gli studenti ricevono il diploma di Stato, anche perché il minimo dei voti consentiti è pari a 60/100, ovvero la sufficienza.
Pertanto, gli studenti che non raggiungono la sufficienza sommando i voti degli esami scritti e delle prove orali, con l’aggiunta dei crediti, rischiano di essere bocciati.
Come riportato da money.it, i voti sono distinti per prove nel seguente modo:
Questo punteggio viene sommato ai crediti maturati nel corso del triennio. A differenza di quanto accadeva in passato, il punteggio è stato uniformato; pertanto, gli studenti devono ottenere necessariamente 40 punti di crediti per arrivare a 100 su 100.
Nei giorni successivi agli esami, la commissione procede alla somma aritmetica delle votazioni degli studenti fino a ottenere la valutazione finale.
Da questa premessa, appare chiaro che se il percorso dei voti non raggiunge almeno 60/100, scatta la bocciatura alla Maturità.
Se la media dello studente non supera 59/100, non raggiungendo il limite minimo di 60/100, scatta la bocciatura all’esame di Maturità.
Lo stesso discorso vale se il percorso dello studente racchiude gravi insufficienze, come ad esempio un punteggio di 45/50: in questo caso, non si passano gli esami di Stato.
Le regole della Maturità sono molto semplici, e per questo tanti studenti riescono a superare gli esami di Stato.
Sicuramente impegno e dedizione nel percorso scolastico portano a buoni risultati, ma anche i meno diligenti, con qualche semplice calcolo aritmetico, riescono a evitare la bocciatura all’esame di Maturità.
I dati statistici in merito ai bocciati all’esame di Stato sono molto chiari. Secondo Skuola.net, negli anni passati la media dei bocciati non ha superato lo 0,2% degli studenti.
Sicuramente, se guardiamo indietro di almeno 15 anni, la media era quattro volte superiore rispetto a quella attuale.
Ecco la media degli studenti bocciati negli ultimi anni:
Nel caso in cui tra traccia, orale e crediti non si raggiunga la sufficienza di 60/100, lo studente non viene ritenuto idoneo agli esami di Maturità e, quindi, non ottiene il diploma.
In questo caso, dovrà ripetere il quinto anno per prepararsi agli esami di Maturità previsti per l’anno successivo.