21 Jun, 2024 - 09:54

Romano Ragazzini, uno dei silenziosi combattenti per la libertà

Romano Ragazzini, uno dei silenziosi combattenti per la libertà

E' il centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti per mano degli squadristi ma ci sono tanti eroi sconosciuti che hanno contribuito a rendere l'Italia un paese democratico. Uno di questi è Romano Ragazzini, un fiorentino di cui parla in un articolo Alessandra Campagnano.

Era nato cento anni fa a Firenze ed è stato uno dei protagonisti della liberazione di Firenze

E' morto nel 2012 a Firenze, dove era nato nel 1924, e con lui se n'è andato uno degli ultimi protagonisti di Radio Cora e della battaglia per la liberazione della città sotto le insegne dei gruppi di Giustizia e Libertà e del Partito d'Azione.

Non amava parlare della sua vita di partigiano per modestia e non mancava alle cerimonie in ricordo della Liberazione ma "non è stato facile convincerlo a parlare in pubblico -, ma quando l'ha fatto come l'ultima volta in Palazzo Vecchio l'11 agosto 2008, ha sempre avuto toni pacati, misurati. In quella occasione ha ricordato i fatti di cui fu protagonista come membro del Partito d'Azione e il ruolo avuto dalle Brigate Rosselli e dalla Brigata Sinigaglia.

Eppure il suo pensiero oltre che ai combattenti andava ai cittadini che avevano subito i pesanti disagi della guerra, alle donne e al loro ruolo in casa e come staffette e alle popolazioni di quelle parti del mondo in cui ancora 'per assurde guerre di religione e non solo, ma la voluta incapacità di comprendere i principi di Libertà e Giustizia' subiscono i sacrifici imposti dalla guerra". E' il testamento morale di un uomo tanto gentile quanto determinato nella battaglia per la democrazia.

Stefano Bisi

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