Come se non bastassero le ultime polemiche nate all'indomani dell'aggressione di CasaPound ai danni di due ragazzi di sinistra avvenuta a Roma e dell'inchiesta di Fanpage sul mondo giovanile di Fratelli d'Italia, oggi, 21 giugno, a scaldare gli animi sul fronte del neofascismo ci hanno pensato le parole espresse durante il consiglio comunale di Verona dal capogruppo del partito di Giorgia Meloni, Massimo Mariotti. Dai banchi dell'opposizione alla maggioranza del sindaco Damiano Tommasi, l'ex giocatore della Roma ora esponente del centrosinistra, ha dichiarato: "Io e il mio camerata votiamo a favore".
Le parole del capogruppo di Fdi al consiglio comunale di Verona, pronunciate ieri, 20 giugno, oggi sono diventate virali sul web. Dopo l'aggressione di CasaPound a due ragazzi di sinistra avvenuta l'altro giorno a Roma, sono destinate a riaccendere la polemica attorno all'ondata di neofascismo che si vive in Italia. Ma cosa è successo nel capoluogo scaligero? Massimo Mariotti, a microfono acceso, quando c'era da fare la dichiarazione di voto su un provvedimento, ha dichiarato:
Chi è il "camerata" in questione? Il suo nome è Leonardo Ferrari, ed è un altro consigliere di FdI. Fatto sta che Mariotti, esponente storico della destra missina veronese, già ai vertici di società partecipate e di Serit (Servizi per l'igiene del territorio), non è la prima volta che fa parlare di sè per le sue trovate: lo fece già per una mail mandata con l'indirizzo del Comune in cui invitava i camerati a una cena comunitaria indicando il dress code con un "è gradita la camicia nera".
I primi a condannare le parole del capogruppo di Fdi al Comune di Verona Massimo Mariotti sono stati gli esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra di Verona, tramite la senatrice Aurora Floridia, portavoce della sezione scaligera del partito:
Poi, l'esponente del partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli ha continuato così: