Anche se dopo il 9,9% (peggior risultato di sempre) delle elezioni Europee e la spaccatura tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, non sono certo giorni positivi per il Movimento Cinque Stelle, i pentastellati hanno ritrovato una unità d'intenti dicendo no alla proposta avanzata dopo i ballottaggi di domenica e lunedì scorsi da alcuni esponenti del centrodestra di cambiare la legge elettorale a doppio turno utilizzata per scegliere sindaci e consigli comunali.
A firmare una nota con la quale il Movimento Cinque Stelle si schiera per non cambiare la legge elettorale in vigore da trentun anni per i Comuni sono stati i componenti del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza con questa nota:
Per gli esponenti del partito di Giuseppe Conte, quella del centrodestra è una mossa che somiglia a quella di chi prende il pallone e se lo porta via mentre sta perdendo: non si cambiano le regole mentre si gioca anche perché. secondo loro "i cittadini avrebbero minori possibilità di scegliere e decidere da chi essere amministrati".
Quello del centrodestra, sottolineano i parlamentari Cinque Stelle, "è un disegno complessivo":