Si potranno presentare dal 1° luglio 2024 le domande per i contributi a fondo perduto messi a disposizione per le strutture turistiche dal ministero in attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Gli incentivi arrivano a coprire fino all'80% del progetto di investimento, comprendendo anche la quota oggetto di finanziamento agevolato.
Gli investimenti dovranno avere quali obiettivi quelli di riqualificare gli immobili e le strutture ricettive in chiave sostenibile (soprattutto per l'efficientamento energetico), antisismica e di abbattimento delle barriere architettoniche, nonché di prevedere parti del progetto complessivo a favore della digitalizzazione e del rinnovo degli arredi.
I contributi arrivano dagli stanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un totale di 780 milioni di euro. La misura attuativa è la M1 C3-33, Missione 1, Componente C3 Turismo e cultura, Investimento 4.2, relativa al "Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche" del Pnrr.
Le imprese del settore turistico potranno accedere, dal mese di luglio prossimo, ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati del Pnrr per il rifacimento delle proprie strutture in ottica di transizione ambientale e digitale. In tutto, si prevedono risorse per 780 milioni di euro che le imprese potranno richiedere per i propri investimenti e che dovranno mirare a migliorare l'efficientamento energetico delle strutture, la riduzione del rischio sismico, l'abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di piscine termali, nonché novità dell'offerta turistica anche in ambito di digitalizzazione e di rinnovo degli arredi.
Potranno accedere in qualità di soggetti ammessi agli incentivi le strutture alberghiere, agrituristiche, turistiche, fieristiche e congressuali; gli stabilimenti balneari e i complessi termali; i porti e i parchi turistici. Tutti i soggetti ammessi sono elencati dall'avviso pubblico del ministero del Turismo datato 7 maggio 2024 e rientrante nei provvedimenti di attuazione della Missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Gli investimenti realizzabili dalle imprese del settore del turismo ammesse ai contributi a fondo perduto dovranno avere un importo minimo di 500mila euro e un massimo di 10 milioni di euro. Il decreto del ministero prevede due riserve: la prima, pari al 50 per cento delle risorse, a favore dei progetti relativi alla transizione ambientale; la seconda, pari al 40% delle stesse, dovranno agevolare le imprese operanti nel Sud Italia. Chi richiede gli incentivi deve essere proprietario dell'edificio oggetto di intervento.
Gli aiuti si concretizzano in un mix tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Il fondo perduto varia dal 5% al 30% rispetto all'importo ammissibile. L'entità della percentuale dipende dalla dimensione dell'azienda richiedente (tra micro, piccola, media e grande impresa) e dalla sede regionale.
La restante parte del progetto viene coperta dal finanziamento agevolato. La copertura può arrivare al 50% dell'importo del progetto (insieme al massimo di contributo a fondo perduto la copertura arriva all'80%). Il tasso di interesse è agevolato e fissato allo 0,5%. La durata minima e massima del finanziamento deve essere compresa tra 4 e 15 anni, includo il periodo di ammortamento di tre anni.
La gestione della misura di incentivo per le imprese operanti nel turismo è affidata a Invitalia. La piattaforma telematica di presentazione della domanda aprirà a mezzogiorno del 1° luglio prossimo. La scadenza per presentare i progetti di investimento è fissata alle ore 12 del 31 luglio 2024.
Nell'ambito del progetto, le imprese ammesse ai finanziamenti e agli incentivi a fondo perduto dovranno descrivere le spese da effettuare in beni e servizi, prestando attenzione alla composizione delle stesse per il rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di transizione digitale che la misura del Pnrr pone. Nel dettaglio: