Oggi, 3 luglio 2024, a Trieste, si è aperta la 50esima Settimana sociale dei Cattolici. E, a inaugurare i lavori, è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel suo discorso incentrato sulla democrazia, dal Capo dello Stato è arrivato un monito che sembrava proiettato sull'approvazione della riforma costituzionale del premierato: "No all'assolutismo della maggioranza, non ci può essere un'autorità senza limiti", ha detto il rappresentante del Quirinale. E poi: "Nessuna restrizione in nome del dovere di governo".
Le parole di Mattarella oggi, 3 luglio 2024, a Trieste, dopo quelle del presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera, sembrano un vero e proprio monito in vista dell'approvazione della riforma costituzionale del premierato. Nel suo discorso lungo sedici cartelle sullo stato della democrazia, in occasione della cinquantesima settimana sociale dei cattolici, Mattarella citando uno dei massimi politologi italiani del Novecento, Norberto Bobbio, ha sottolineato:
Sono parole che bocciano di fatto il premierato, la riforma che mira a dare più poteri all'esecutivo nel nome di una maggiore stabilità di governo anche a costo - come è stato fatto notare da più parti - di levarne al Capo dello Stato? Su questo di sicuro si confronteranno le forze politiche. Ma non solo.
Uno dei primi a commentare le parole di Mattarella è stato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Monsignor Matteo Zuppi. Nelle scorse settimane, anche lui ha avuto modo di dare giudizi negativi nei confronti sia dell'Autonomia differenziata che del premierato e per questo è stato criticato anche dalla stessa premier Giorgia Meloni. Ma oggi, a Trieste, l'ha messa così:
altre parole pronunciate per chi ha orecchie per intendere?
A commentare favorevolmente le parole del Presidente Mattarella a Trieste sulla democrazia è stato anche il rappresentante di Azione Osvaldo Napoli, quasi a voler avvisare che per la riforma costituzionale del premierato, il partito di Calenda non è disposto a fare da stampella alla maggioranza di centrodestra: