Dallo scontro politico alle querele e poi, magari, fino aule di tribunale. Le tensioni tra Ilaria Salis e i suoi avversari politici stanno prendendo sempre di più questa piega. Una deriva che ha conosciuto un'escalation con lo striscione esposto da giovani esponenti della Lega di fronte alla casa di famiglia dell'eurodeputata, e che ha portato alla querela presentata dal padre Roberto Salis.
Una mossa che ha provocato le immediate reazioni dei vertici locali del Carroccio.
'Salis abusiva sei la vergogna di Monza'.
Questa la scritta che campeggiava sullo striscione con cui alcuni giovani esponenti della Lega si sono presentati davanti alla casa dei genitori di Ilaria Salis, a Monza. Il riferimento è alla vicenda, ormai ben nota, della presunta occupazione abusiva di una casa a Milano da parte dell'eurodeputata e per la quale avrebbe un debito con l'Aler (l’ente regionale che gestisce gli immobili popolari) di circa 90mila euro.
Dopo la mozione presentata da Fratelli d'Italia in Consiglio regionale per chiedere di andare a fondo nella vicenda, ad alzare il livello dello scontro ci ha pensato la Lega, con l'iniziativa della sua organizzazione giovanile cui ha risposto Roberto Salis, querelando i sei ragazzi protagonisti della vicenda.
Domani procederemo alla denuncia dei 6 attivisti di estrema destra della Lega del cui reato è gia' informata la locale stazione dei Carabinieri. Se Angelucci continua cosi temo non saranno gli ultimi! ?♂️ pic.twitter.com/FwbqlIwHYz
— Roberto Salis (@robesalis) July 3, 2024
Un gesto aspramente criticato dagli esponenti del Carroccio, con Alessandro Verri, segretario dell'organizzazione giovanile, che ha parlato di "vile atto intimidatorio", mentre il capogruppo della Lega al Consiglio regionale lombardo Alessandro Corbetta ha preferito usare il sarcasmo dicendo che esiste "il reato di occupazione ma non di striscione".
Corbetta si è, infine, rivolto proprio al padre dell'eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, dicendo di rivolgere a lui le sue querele.
Non si è fatta attendere, quindi, la replica di Roberto Salis che, in primo luogo, ha detto agli esponenti leghisti che la querela era d'obbligo dal momento che la manifestazione è stata rivolta "contro privati cittadini" e non contro il bersaglio delle loro rimostranze.
Salis si è poi rivolto ai ragazzi coinvolti, a suo dire usati come 'carne da cannone' dai loro leader di partito:
Ma l'affondo più netto il padre dell'eurodeputata di Avs lo ha riservato proprio allo stesso Corbetta. Dapprima, dicendogli di non poterlo querelare, non essendo in grado di dimostrare che fosse lui il mandante della manifestazione - che sarà il magistrato, spiega Salis, a dover eventualmente individuare - e, successivamente, provocandolo:
L'ennesimo botta-e-risposta con al centro l'ex detenuta nelle carceri ungheresi. Un vergognoso caso giudiziario che sembra destinato a trasformarsi in uno scontro politico spiacevole e piuttosto indecente.