Nemmeno una telefonata con Elly Schlein l'ha convinto a tornare sui suoi passi. Del resto, Carlo Calenda è fatto così: prendere o lasciare. La segretaria del Partito Democratico, dopo aver descritto come "impolitica" la decisione del leader di Azione di non presentarsi assieme a tutte le altre opposizioni davanti alla Consulta in occasione del deposito del quesito referendario sull'Autonomia differenziata, ha composto il suo numero per cercare di sbollire gli animi e smussare qualche angolo. Ma ciò che si è sentita ripetere è questo: "Io impolitico? Io miro a una politica delle cose concrete. Il referendum abrogativo della legge sull'Autonomia differenziata ha un quorum e, per raggiungerlo, dovremmo più che raddoppiare i voti ottenuti alle ultime elezioni europee. Quindi è una battaglia persa in partenza". Non solo: per Calenda, il vero colpevole di questa scelta sbagliata ha un nome e cognome ben precisi: quello del leader della Cgil Maurizio Landini, cui tutto il resto del centrosinistra vuole correre dietro.
Elly Schlein ha telefonato a Carlo Calenda, unico leader del centrosinistra a non essere stato presente venerdì, 5 luglio 2024, alla presentazione in Cassazione del quesito referendario sull'Autonomia differenziata, per convincerlo a non rompere il fronte composto da partiti, associazioni, e altri esponenti del mondo progressista. Del resto, a Tag24.it, la posizione del Partito Democratico è stata spiegata chiaramente da Marco Sarracino, responsabile della segreteria dem per il Mezzogiorno. Ma Calenda, testa bassa, ancora oggi, 7 luglio, è filato via per la sua strada. Per di più, aprendo l'ennesimo fronte con Maurizio Landini, il segretario della Cgil:
E quindi: come è finita la telefonata con Elly Schlein per la quale non è il tempo di porre veti contro nessuno? Calenda l'ha raccontata così:
Sta di fatto che la posizione di Carlo Calenda continua a far discutere. Sempre a proposito di veti, Angelo Bonelli, il leader assieme a Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra, quando il numero uno di Azione parla di "opposizione costruttiva" e di "confronto" con la maggioranza di centrodestra, si sente di dargli "un consiglio, sebbene non richiesto":
La ricetta, quindi, secondo l'esponente ambientalista, è una sola: