Con l'arrivo dell'estate, molti titolari di partita IVA si preparano a godersi le ferie estive. Tuttavia, è fondamentale conoscere le regole specifiche per evitare complicazioni con l'Agenzia delle Entrate, soprattutto se le vacanze superano i 12 giorni.
I titolari di partita IVA che intendono chiudere la propria attività per un periodo superiore a 12 giorni devono comunicare questa interruzione all'Agenzia delle Entrate. Sebbene non sia un obbligo legale, questa comunicazione è importante per evitare segnalazioni di anomalie nei flussi di dati. La mancata trasmissione dei dati può infatti far scattare richieste di chiarimenti da parte dell'Agenzia.
Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 18 gennaio 2023, n. 15943, specifica che il registratore telematico deve essere predisposto per l'invio di un evento di tipo "fuori servizio" nel caso di interruzioni superiori a 12 giorni. Questa procedura consente di giustificare eventuali mancate o tardive memorizzazioni e trasmissioni dei dati.
Infatti, nel documento che include le specifiche tecniche per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, l’AdE spiega quanto segue:
Nel caso in cui l’interruzione dell’attività sia superiore ai 12 giorni, o se l’esercente non fosse in grado di conoscere la durata del periodo di inattività e di comunicarla a priori, il Registratore Telematico deve prevedere la possibilità di predisporre l’invio di un evento di tipo fuori servizio, codice 608 (magazzino / periodo di inattività), per comunicare al sistema l’inizio del periodo di inattività. In questo caso, il Registratore Telematico ritornerà In Servizio alla prima trasmissione utile.
Pertanto, prima di partire per le vacanze, è necessario impostare il registratore telematico come "fuori servizio". Questa operazione può essere effettuata attraverso due modalità principali:
Se l'attività resta chiusa per oltre 12 giorni senza la dovuta comunicazione, l'Agenzia delle Entrate rileverà l'anomalia e invierà una richiesta di chiarimenti via PEC. L'imprenditore dovrà allora giustificare la mancata trasmissione dei dati, spiegando il motivo della chiusura (ferie, malattia, ecc.).
Alla riapertura, il registratore telematico trasmetterà automaticamente un flusso di dati "zero" relativo al periodo di inattività. Questo permette all'Agenzia di avere contezza del periodo di chiusura e di evitare sanzioni per mancata trasmissione.
Se il periodo di chiusura è inferiore a 12 giorni, non è necessario seguire alcuna procedura particolare. L'Agenzia delle Entrate non rileverà anomalie nei flussi di dati e non invierà richieste di chiarimenti.
Con l'arrivo dell'estate, molti titolari di partita IVA pianificano ferie, ma devono comunicare all'Agenzia delle Entrate se l'interruzione supera i 12 giorni. Anche se non obbligatorio, notificare la chiusura evita segnalazioni di anomalie. È necessario impostare il registratore telematico come "fuori servizio" tramite il sito dell'Agenzia o il dispositivo stesso. Senza questa comunicazione, l'Agenzia richiederà chiarimenti. Se la chiusura è inferiore a 12 giorni, non è richiesta alcuna procedura speciale.