Italia Viva ha risposto presente alla battaglia iniziata dalle opposizioni di centrosinistra contro l’Autonomia differenziata. Venerdì era presente – insieme ai leader di tutti i principali partiti di opposizione - a Roma per il deposito dei quesito per il referendum promosso dalla Cgil di Maurizio Landini e oggi - martedì 9 luglio - il leader, Matteo Renzi, è intervenuto nella sua enews settimanale per ribadire l’impegno del suo partito e per lanciare un appello a Carlo Calenda affinchè metta da parte i veti per collaborare alla costruzione di un fronte anti-meloni.
Ieri, intanto, il Consiglio regionale della Campania è stato il primo ad approvare la richiesta di un referendum sull’autonomia differenziata. Per poter proseguire è necessario il via libera di altri quattro consigli regionali. Nelle prossime ore si riuniranno anche quelli della Basilicata e dell’Emilia Romagna.
Il referendum rappresenta la prima opportunità per il centrosinistra di segnare un punto contro il governo di Giorgia Meloni. Ne è sicuro il leader di Italia Viva, Matteo Renzi che oggi ha confermato la partecipazione del suo partito alla battaglia contro l’autonomia differenziata.
Ha scritto Renzi nella sua enews settimanale dove ha sottolineato come si tratti di un passaggio decisivo per le sorti del Governo e che chi lo sottovaluta o pone dei veti fa un favore agli ‘avversari’.
E’ facile immaginare chi sia il destinatario delle sue parole, ovvero, il leader di Azione Carlo Calenda, unico dei leader di opposizione assente, venerdì 5 giugno, alla presentazione in Cassazione dei quesiti referendari contro l’autonomia.
Ha scritto Renzi che poi ha concluso:
L’operazione a 'tenaglia' contro la Legge Calderoli approvata lo scorso 19 giugno alla Camera dei Deputati prosegue il suo iter. Da una parte i partiti nazionali, i sindacati e le associazioni, dall’altro il fronte dei governatori. Nella serata di ieri il consiglio regionale della Campania ha approvato con 36 favorevoli e 9 contrari e 1 astenuto la richiesta di un referendum sulla autonomia differenziata.
Alle 16,00 di oggi si riunirà anche il consiglio regionale della Basilicata, guidata dal governatore di Forza Italia, Vito Bardi, che dovrà decidere se approvare o meno la richiesta di referendum anche nella regione. Sempre oggi, la richiesta di consultazione popolare contro lo ‘spacca Italia’ è all’ordine del giorno anche in Emilia Romagna, mentre ne i prossimi giorni sarà discussa anche nel consiglio regionale della Sardegna, della Puglia e della Toscana, tutte le regioni a guida centrosinistra. Per poter procedere con i referendum regionali è necessario il via libera di almeno cinque regioni.