Jordan Bardella presidente, Roberto Vannacci vicepresidente. Il Partito dei Patrioti europei ha fatto ufficialmente il suo debutto a Bruxelles entrando a gamba tesa sugli equilibri europei e posizionandosi come terzo gruppo dell’Europarlamento.
Un ruolo di primo piano - e non solo per la presenza del generale Vannacci ai vertici del nuovo gruppo - fin dalla sua nascita è stato giocato dalla Lega di Matteo Salvini che ha sostenuto fin dal primo momento il progetto del leader ungherese Victor Orban e - non appena i tempi sono stati maturi - ha deciso di lasciare il gruppo di Identità e Democrazia per confluire, insieme a Rassemblement National di Marine Le Pen nel nuovo soggetto politico.
Una decisione che si mormora abbia suscitato qualche malumore all’interno della maggioranza di Governo in Italia dove coesistono sensibilità diverse che sembrano essersi acuite dopo le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno.
Malumori di cui, però, non vuole sentir parlare il vicesegretario della Lega Andrea Crippa che risponde con un certo nervosismo alle domande dei giornalisti. Una testimonianza raccolta dall’inviato di Tag24.it, Lorenzo Brancati.
Ha detto Crippa che, poi, ha risposto anche alle parole dell’alleato Antonio Tajani, in merito alla possibilità di essere patrioti ma anche europeisti. Il nuovo Partito dei Patrioti, infatti, è su posizioni dichiaratamente anti-europeiste.
Il concetto di patrioti è stato commentato anche dal deputato del Pd Peppe Provenzano che ha sottolineato come i patrioti veri siano quelli che fanno l’interessa nazionale in Europa.
Ha detto Provenzano.