È un 'braccio di ferro' che va avanti da tempo, quello tra la Capitale e l'esecutivo. Oggi, 10 luglio 2024, ha conosciuto un altro capitolo con l'attacco del sindaco di Roma Roberto Gualtieri al governo a causa dei danni provocati dai tagli alla spesa corrente decisi dall'ultima legge di bilancio.
Il sindaco non solo denuncia la portata enorme di questa misura ma anche la sproporzione rispetto alle esigenze della città di Roma, che reputa ingiusta e arbitraria.
Per far perdere il sorriso al sindaco di Roma, basta nominargli il governo presieduto da Giorgia Meloni.
Un rapporto istituzionale che non è mai decollato, con il primo cittadino della Capitale che ha più volte sottolineato un atteggiamento negativo se non proprio 'ostile' dell'esecutivo, soprattutto in materia economica.
Era dello scorso dicembre, infatti, un altro affondo sul trattamento sfavorevole ricevuto dalla sua città in tema di finanziamenti, denunciando 130 milioni di euro l'anno mancanti nelle risorse destinate a Roma.
Oggi, a margine della firma del protocollo d’intesa sull’ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio, Gualtieri rincara la dose, sottolineando il "pesantissimo" taglio alla spesa corrente di 28 milioni di euro, stabilito dall'ultima legge di bilancio. Un taglio reso ancora più grave da una congiuntura in cui i servizi per i cittadini costano di più a causa degli aumenti dei prezzi.
Di fronte a questa situazione, Gualtieri si mostra scuro in volto ai cronisti che lo raggiungono, tra cui l'inviato di TAG24 Thomas Cardinali, ai quali spiega che, da sola, Roma andrà a subire l'11% dei tagli complessivi (250 milioni) decisi dalla manovra finanziaria. Un'ingiustizia che non intende tollerare:
A fronte di questo, Gualtieri chiede con urgenza che il governo intervenga con dei ristori che permettano di supportare i servizi, tra i quali elenca l'assistenza sociale di persone con disabilità, anziani, minori e il trasporto pubblico. Da tutelare perché, dice seccamente, "i cittadini di Roma meritano di essere trattati come i cittadini delle altre città".
Il clima teso con il governo non impedirà, però, al primo cittadino di lavorare di concerto con le altre istituzioni - governo incluso - per l'ampliamento della città giudiziaria nell'area di piazzale Clodio a Roma.
Un intervento che riconosce come necessario poiché gli spazi attualmente a disposizione della giustizia romana sono insufficienti per poter funzionare adeguatamente. Tuttavia, Gualtieri sottolinea i 'paletti' posti allo sviluppo del cantiere, riguardanti la tutela del verde pubblico minimizzando il consumo di suolo.
Una condizione che ha portato, spiega il sindaco, alla revisione del progetto, che prevederà una riqualificazione di tutta l'area di piazzale Clodio.