10 Jul, 2024 - 21:16

Rai, nervi tesi a viale Mazzini. Non si placa lo scontro tra maggioranza e opposizione sul caso Petrecca

Rai, nervi tesi a viale Mazzini. Non si placa lo scontro tra maggioranza e opposizione sul caso Petrecca

Non si placa lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla Rai ma anche dentro la Rai, con i giornalisti di Rainews24 in rivolta e il sostegno della maggioranza dei colleghi dopo la denuncia del direttore della testata, Paolo Petrecca, che ha depositato un esposto al consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti per gli attacchi sul 'caso Francia'. Uno scontro che si rianima dopo il retroscena (pubblicato da Repubblica) che tira in ballo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per le presunte pressioni esercitate sullo stesso Petrecca. E che fa da detonatore alle critiche già piovute sul servizio pubblico per le cancellature dei fischi rivolti al ministro al Taobuk festival. L'indiscrezione riguarderebbe le parole pronunciate da Petrecca in una riunione di redazione in occasione della quale avrebbe riferito di una telefonata del ministro in cui si sarebbe lamentato per le domande "inappropriate" che gli sarebbero state rivolte dai cronisti della TgR che lavorano per Rainews24: "Dobbiamo dire loro di cambiare registro" avrebbe detto il direttore. "Chiediamo alla Rai di fare luce" su questo nuovo caso, attacca di prima mattina la capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. I colleghi dem in Vigilanza collegano la questione al caso Francia e chiedono di indagare se non abbia "avuto un ruolo lo stesso ministro" che "sembrerebbe avere una abitudine a fare pressioni sui direttori". Per i parlamentari di FdI in Vigilanza gli attacchi delle opposizioni deriverebbero però dalla "profonda invidia per i reiterati successi della sua azione ministeriale".

La durissima replica del direttore di RaiNews

Petrecca con una lettera al Corriere difende il suo operato dopo l'attacco di Massimo Gramellini, che ha definito il direttore "ottuso" perché ha dedicato solo poche ore al voto in Francia: "A Rainews24, nonostante tutto, facciamo sforzi continui per esserci, ovunque e comunque. Nel segno del pluralismo e in tutta la nostra 'ottusità'. Un'ottusità felice, però, che sfugge ai salotti e risplende della genuinità della gente comune. La stessa che incontri nei bar, nelle piazze, nei cinema, nei teatri, sulle spiagge, nelle scuole, nelle università, in Francia come in Italia, in Gran Bretagna come negli Stati Uniti". E dopo la difesa del direttore da parte di Unirai che critica "l'assalto a Petrecca e Rai da penne 'armate'", potrebbe approdare nelle prossime ore in Vigilanza la relazione richiesta all'Ad Rai Roberto Sergio sulla copertura informativa delle elezioni francesi. Intanto, mentre arrivano gli attestati di solidarietà ai giornalisti di RaiNews24 da parte di molti Cdr delle TgR, dalla Fnsi ("dovrebbe essere il Cdr a dover segnalare Petrecca all'Ordine"), i cronisti di RaiNews24 partono all'attacco. "Stavolta Petrecca ha esagerato", si sono scritti di prima mattina via whatsapp alcuni di loro, indignati per l'attacco del direttore al sindacato interno della testata all news. "Bisogna fare qualcosa", si sono detti. Ed è subito partita una raccolta firme per "l'Autonomia", stavolta non differenziata, bensì dei giornalisti che ormai da mesi protestano per le pressioni e le censure imposte dal capo della redazione. Ebbene, in poche ore, il 'referendum' contro Petrecca ha segnalato una schiacciante vittoria dei proponenti. Cosa "che dà il senso della rivolta, di una frattura assai difficile da ricomporre" affermano. "A metà giornata - riferiscono - il pallottoliere segnava difatti oltre 140 adesioni (su 220 giornalisti in organico), tanto più rilevante in quanto sono stati tenuti fuori tutti i vicedirettori e gli iscritti al sindacato di destra Unirai". Durissimo il testo sottoscritto poi dalla maggioranza di Rainews di sostegno al Cdr ("denunciare il Cdr significa limitare il diritto di critica di ciascuno di noi"). Se non è una sfiducia, ci manca davvero poco: 'Lo scontro continua'".

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Marco Antonellis
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