L'idillio, se mai c'è stato, sembra già lontano. Il Fronte popolare italiano, nuova incarnazione del campo largo delle opposizioni, torna a dividersi sull'abrogazione del reato di abuso d'ufficio, approvata dalla Camera lo scorso 10 luglio.
Se, da un lato, Pd e M5S hanno votato contro la riforma voluta dal Guardasigilli Nordio, dall'altro, questa è stata approvata anche con i voti di Italia viva, Azione e +Europa. Una nuova, ennesima spaccatura in una coalizione che non sembra trovare pace.
La compattezza, dunque, è durata appena il tempo di depositare il quesito del referendum contro l'autonomia differenziata, che aveva visto Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Italia viva radunate dalla Cgil di Landini contro la riforma.
Al via libera definitivo dell'abolizione dell'abuso d'ufficio, le divisioni e i distinguo tra le forze di opposizione sono tornate a manifestarsi, così come il 'serrare le fila' all'interno dei singoli schieramenti.
Ecco, dunque, Chiara Braga respingere seccamente l'ipotesi che alcuni deputati Pd avrebbero potuto votare a favore dell'abrogazione, se il voto fosse stato segreto.
Sollecitata oggi, 11 luglio 2024, all'indomani del voto, la capogruppo Pd alla Camera sostiene che il partito ha votato compatto, consapevole che l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio rappresenta "un grave errore". Il vuoto normativo che andrà a determinare, spiega, lascerà infatti i cittadini privi di alcuna tutela di fronte ai possibili abusi di potere da parte di pubblici ufficiali. Inoltre, aggiunge, l'abolizione creerà problemi anche in sede europea:
Decisamente più diretto è, invece, Federico Cafiero De Raho del Movimento 5 Stelle che, alla domanda dell'inviato di TAG24 Lorenzo Brancati se sia deluso dal voto favorevole alla riforma di altre forze di opposizione come Italia viva o Azione, replica con una battuta fulminante:
Entrando, poi, nel merito della riforma, il deputato Cinquestelle si chiede provocatoriamente quali siano le ragioni che hanno portato all'abolizione di un reato che esiste "da 200 anni" e che lascerà soli i cittadini di fronte al potere pubblico.
Parla, poi, da ex Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo (carica ricoperta dal 2017 al 2022) quando mette in evidenza le ripercussioni negative che l'abrogazione avrà sui fenomeni di corruzione da parte di associazioni mafiose. L'abuso di ufficio, spiega De Raho, aveva infatti anche un potere deterrente contro la corruzione dei funzionari pubblici. Funzione che, adesso, verrà meno:
Oltre a Italia viva e Azione, anche +Europa ha votato per l'abrogazione. Decisione rivendicata dal segretario Riccardo Magi, che ritiene il reato di abuso d'ufficio "confuso" e, per questo, responsabile di "un numero vastissimo di condanne".
Una posizione, dunque, legata anche all'obiettivo di quella riduzione dei reati e delle pene, con conseguente limitazione del drammatico fenomeno del sovraffollamento delle carceri contro cui +Europa si batte da tempo.
Proprio su questo, però, Magi mette alcuni distinguo su una possibile sinergia in tema di Giustizia con l'esecutivo, accusato di essere "schizofrenico" proprio perché, con il ddl sicurezza, introduce invece nuove fattispecie di reato "fantasiose e assurde". Una schizofrenia che, per Magi, è figlia dell'ipocrisia: