Coniugare le necessità di contrasto al cambiamento climatico a politiche agricole rispettose delle necessità delle aziende. E’ questa, secondo il ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, la svolta che l’Unione Europea dovrà imprimere alle politiche agricole comunitarie nei prossimi cinque anni.
Lo ha spiegato oggi – venerdì 12 luglio 2024 – a margine dell’Assemblea Mondiale dei Mercati Contadini organizzata da Coldiretti al Circo Massimo a Roma.
Di ritorno da Washington, dove ha preso parte al summit Nato, il vicepremier è anche intervenuto sulla questione della rielezione di Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea e sulle nomine dei commissari europei.
Le politiche agricole comunitarie, ispirate al green deal, sono da mesi al centro delle proteste degli agricoltori italiani ed europei, critici rispetto alle scelte e alle imposizioni di Bruxelles.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che è anche vicepresidente europeo del Partito dei Popolari, ha sottolineato la necessità di un’inversione di rotta in ambito agricolo, così da riuscire a coniugare le esigenze di contrasto al cambiamento climatico a quelle degli agricoltori.
Ha spiegato il vicepremier che, poi, ha evidenziato che la necessità che la nuova commissione europea imprima una svolta nelle politiche di contrasto al cambiamento climatico.
A chi gli chiedeva i nomi dei possibili candidati italiani al ruolo di commissario europeo, il vicepresidente del Ppe, ha chiarito che prima di fare nomi è necessario eleggere il Presidente della Commissione. In lizza c’è solo al presidente uscente – espressione del Ppe – Ursula von der Leyen che, però, il 18 luglio dovrà incassare il via libera del Parlamento di Strasburgo.
ha spiegato Tajani che infine ha anche ribadito che l’Italia chiederà un commissario con un portafoglio di peso e anche una vicepresidenza.