La strada per il concepimento non è sempre semplice e per alcune coppie può risultare particolarmente difficile. In questi casi, la fecondazione assistita (PMA) può rappresentare una valida speranza. Negli ultimi anni, grazie al progresso scientifico, le tecniche di PMA si sono evolute notevolmente, aumentando significativamente le possibilità di successo.
Oggi, infatti, grazie alle nuove tecniche disponibili, le coppie che soffrono di infertilità hanno il 30% in più di possibilità di ottenere una gravidanza rispetto a solo 10 anni fa.
Un dato incoraggiante che testimonia l'impegno della ricerca nel migliorare le possibilità di concepimento e di realizzare il sogno di diventare genitori.
L'utilizzo di embrioni crioconservati ha dimostrato un aumento significativo delle probabilità di successo, con tassi di gravidanza che raggiungono il 30 e anche il 40% già al primo ciclo e addirittura l'88% entro il sesto ciclo.
Questo innovativo metodo rappresenta un vantaggio considerevole rispetto alle tecniche tradizionali, in quanto permette di evitare la stimolazione ovarica ripetuta e di conseguenza ridurre i rischi e gli effetti collaterali associati a questa procedura.
Un ulteriore punto di forza di questa tecnica risiede nel fatto che la stimolazione ovarica, seppur non necessaria nel ciclo con embrioni crioconservati, può comunque migliorare la funzionalità delle ovaie, e questo può aumentare ulteriormente le possibilità di concepimento anche in cicli successivi.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel campo della procreazione assistita, che offre nuova speranza a tutte le coppie che lottano contro l'infertilità.
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Il congelamento e lo scongelamento degli ovuli offre un tasso di successo della gravidanza più elevato rispetto all'uso di embrioni freschi nella tecnologia di riproduzione assistita.
Sarah Druckenmiller Cascante, MD, sottolinea l'importanza dello screening degli embrioni per garantire nascite di successo. Lo studio, basato su esperienze cliniche reali, ha coinvolto 543 pazienti con un'età media di 38 anni al primo congelamento degli ovociti.
I risultati hanno mostrato che il 39% delle donne tra i 27 e i 44 anni ha avuto almeno un figlio dai propri ovuli congelati, con un tasso di nati vivi del 58% per quelle che hanno scongelato più di 20 ovuli maturi. Lo screening genetico preimpianto ha migliorato i tassi di successo riducendo gli aborti spontanei.
James A. Grifo, MD, PhD, afferma che il congelamento degli ovuli offre maggiore autonomia riproduttiva alle donne, permettendo loro di diventare le proprie donatrici di ovuli in età avanzata.
Differenze tra congelamento degli ovociti e degli embrioni:
Quali sono i rischi del congelamento degli embrioni? Il processo di congelamento e scongelamento può danneggiare gli embrioni e non tutti gli embrioni congelati potrebbero sopravvivere al processo.
In Italia, la crioconservazione degli embrioni è legale e regolamentata dalla legge 40/2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
La legge permette di conservare gli embrioni in soprannumero prodotti durante un ciclo di PMA, consentendo di utilizzarli in cicli successivi per aumentare le probabilità di gravidanza.
Nel 2009, la Corte Costituzionale ha modificato la legge, eliminando il limite di tre embrioni che potevano essere conservati. È importante sottolineare che gli embrioni crioconservati non possono essere donati ad altre coppie o alla ricerca scientifica e non possono essere distrutti.