Si consuma sulla sanità il nuovo scontro tra le due leader della politica italiana. Intervenuta oggi, 16 luglio 2024, in conferenza stampa al Senato, la segretaria del Pd Elly Schlein ha attaccato il governo Meloni sul decreto liste d'attesa.
Contestata nuovamente l'assenza di risorse investite sulla questione "che preoccupa di più gli italiani" e il muro alzato contro la proposta dem proprio a tutela della sanità pubblica. Tutto, accusa la segretaria, per tenere a galla l'esecutivo.
Sguardo serio, anzi serissimo e toni concitati, come vuole il tema della sanità pubblica. Una questione che la segretaria del Partito democratico Elly Schlein definisce "drammatica" in apertura del suo intervento alla conferenza stampa convocata dal Pd in Senato.
Quello che era stato presentato, poco più di un mese fa, dalla stessa presidente del Consiglio Meloni come un provvedimento capace di porre fine alle lunghe attese della sanità, viene definito dalla rivale democratica un "decreto fuffa" perché un simile risultato, senza alcun investimento, è semplicemente irrealizzabile, oltre a rappresentare una presa in giro degli italiani.
Sono i numeri a confortare la tesi di Schlein, che ricorda i reparti che si stanno svuotando, con 21mila medici emigrati all'estero e moltissimi altri che sono andati nel settore privato. Scelte dovute ai "turni massacranti" che sono costretti a subire, ricevendo in risposta dal decreto del governo la paradossale proposta di incentivi agli straordinari.
La difficoltà dell'esecutivo sulla materia trova, per Schlein, la sua conferma nelle spaccature interne scaturite dalla misura, tra l'emendamento abrogativo della Lega e il contrasto aperto con le regioni, con queste ultime - "molte governate dalla destra", fa notare non senza malizia la segretaria del Pd - che hanno bocciato il testo.
Regioni che, in alcuni casi - Schlein cita il Piemonte e le Marche - avevano invece votato a favore della proposta di legge firmata dalla segretaria e da Roberto Speranza, che aveva come obiettivi:
Da qui l'appello all'esecutivo a discutere quella proposta in Parlamento, "accantonando le loro motivazioni ideologiche".
Schlein conclude il suo intervento alla conferenza stampa in Senato intimando al governo di fermarsi e chiedendogli nuovamente di prestare ascolto alle rimostranze e alle proposte del mondo della sanità pubblica.
Per poi lanciare un'ultima 'stoccata' a Giorgia Meloni:
Infine, a margine della conferenza c'è spazio anche per la questione delle nomine Ue e la ricandidatura di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.
La segretaria garantisce che "ascolteremo con grande attenzione quello che Ursula von der Leyen verrà a dire in aula giovedì" ma sottolinea la necessità di "un'Europa sempre più sociale e solidale", che intervenga in modo deciso per ridurre le disuguaglianze.