Ursula von der Leyen ha ottenuto il via libera del Parlamento Europeo per il secondo mandato alla guida della Commissione Europea. La lunga mattinata di Strasburgo si è conclusa poco dopo le 14,15 quando sono stati ufficializzati i risultati del voto – a scrutinio segreto – che hanno visto la candidata del Ppe incassare 401 voti a favore, una maggioranza ampia, ma non ampissima, grazie anche al sostegno del partito dei Verdi Europei. I voti contrari sono stati 284 e solo 15 gli astenuti. La maggioranza richiesta per l’elezione era di 360 voti.
L’esito delle elezioni di oggi – giovedì 18 luglio 2024 – all’Europarlamento di Strasburgo ha sciolto anche gli ultimissimi dubbi sulla composizione della maggioranza che guiderà l’Europa nei prossimi cinque anni. Con l’appoggio dei Verdi Europei si allarga la coalizione di Governo composta già da Ppe, Pse e Renew.
Naturalmente tra i 401 voti a favore del ‘von der Leyen bis’ ci sono quelli dei partiti che appoggiavano la candidatura della presidente uscente, ovvero, il Ppe con i suoi 188 deputati, tra cui anche i 9 europarlamentari di Forza Italia, il Pse con 136 deputati tra cui anche i 21 del Partito Democratico, Renew con i suoi 77 esponenti, nessuno dei quali appartenenti a partiti italiani, e Verdi /Alleanza Libera Europea con 53 deputati, tra cui anche quattro eletti con Avs in Italia.
Sommando i voti, sulla carta Ursula von der Leyen, avrebbe dovuto superare la soglia dei 454 voti a fronte dei 401 effettivamente incassati, segno che nel segreto delle urne i franchi tiratori - una cinquantin - hanno cercato di ‘boicottare’ la rielezione della presidente uscente.
Hanno votato contro la riconferma di Ursula von der Leyen buona parte dei partiti aderenti ad Ecr, il gruppo dei Conservatori europei, di cui Giorgia Meloni è presidente. Ecr può contare su 78 voti e ha dato ai suoi partiti libertà di voto. Tra questi i 24 deputati di Fratelli d’Italia hanno annunciato di aver votato contro. Contro si sono espressi ufficialmente anche i partiti aderenti al nuovo gruppo di ultradestra dei Patrioti, presieduti da Jordan Bardella, e di cui fanno parte anche gli 8 deputati italiani della Lega.
Ha espresso intenzione di voto contrario anche il gruppo The Left, la sinistra europea a cui aderiscono anche il M5S con i suoi 8 deputati e i due deputati di Sinistra Italiana. Ha votato no anche il nuovo partito di ultradestra Europa delle Nazioni Sovrane.