E quindi? Confermate Roberta Metzola alla presidenza del parlamento europeo e Ursula von der Leyen alla guida della Commissione, che maggioranza si è venuta a formare in Europa? Antonio Tajani, il leader di Forza Italia, ha una sua teoria. Nel senso: è evidente che l'Ursula due parte fondamentalmente grazie al patto tra Partito Popolare, Partito Socialista e Liberali. Ma, secondo il vicepremier italiano nonché esponente di spicco del Ppe, di volta in volta, di votazione in votazione, potrà essere una maggioranza che si allarga o si restringe, come una fisarmonica. Oggi, 19 luglio 2024, ne ha parlato anche agli inviati di Tag24.it, mentre il capodelegazione azzurro a Bruxelles, Fulvio Martusciello, ha tenuto a precisare che, come da promesse della vigilia, il Ppe non ha accettato di far parte di una maggioranza con i Verdi.
Ai cronisti che questa mattina gli chiedevano che tipo di maggioranza è nata a Bruxelles e Strasburgo, Tajani ha spiegato:
La conseguenza logica del discorso di Tajani è presto detta: secondo lui, non è vero che l'Italia, con il voto contro al secondo mandato von der Leyen di Fratelli d'Italia, si è giocata la possibilità di avere un commissario di peso. Per i Conservatori della Meloni, infatti, in fondo, secondo il modo di vedere di Tajani, non c'è alcuna strada preclusa:
ha fatto presente Tajani sottolineando che "i meccanismi politici europei non sono quelli italiani". E che quindi dovremmo abituarci a maggioranze-fisarmoniche. La prova definitiva sarà data dal fatto che anche i Conservatori vedranno eletti i loro presidenti di commissione.
In ogni caso, nella stessa giornata di oggi, Forza Italia tiene a precisare che ha tenuto fede all'impegno di non far parte di una maggioranza organica con i verdi. Tant'è che Fulvio Martusciello, il suo capodelegazione a Bruxelles, assieme alla parlamentare azzurra componente della Commissione Cult, Giuseppina Princi, ha annunciato:
Il motivo è nei numeri della votazione di ieri: