Roma torna al centro della cronaca per un'aggressione omofoba, avvenuta nella notte fra il 13 ed il 14 luglio 2024 in zona Eur. Una coppia di due ragazzi è stata bloccata da un gruppo di 4 persone, che ha insultato e preso a pugni e a cinghiate i due giovani.
Dopo la denuncia alla polizia, il Gay Help Line ha diffuso su YouTube il video dell'aggressione: "Facciamo appello per riconoscere gli aggressori".
Bloccati, insultati e presi a pugni e a cinghiate. E' stato il triste dopo serata capitato, fra il 13 ed il 14 luglio 2024, a due ragazzi, coppia gay che aveva passato la serata in un locale in zona Eur, a Roma. Giunti in viale di Val Fiorita, i due giovani sono stati bloccati alle 4 di notte dall'auto guidata da un gruppo di persone (3 uomini ed una donna) che, una volta scesi dal veicolo, hanno cominciato ad insultarli e a picchiarli.
Una vera e propria aggressione omofoba che ha destato preoccupazione non soltanto nelle vittime, ma anche nella comunità politica e queer di Roma. Dopo esser passati dal pronto soccorso, la coppia ha deciso di sporgere denuncia e di segnalare il proprio caso a Gay Help Line 800 713 713 (contact center antiomobitransfobia).
L'unica "colpa" dei ragazzi è stata quella di attraversare la strada mano nella mano. Un qualcosa che per gli aggressori era inconcepibile e che andava quindi punita nel modo più doloroso possibile: non soltanto insulti omofobi, ma anche pugni, calci e colpi di cinghia contro i ragazzi, che hanno dovuto subire i colpi senza che nessuno nelle vicinanze si avvicinasse per aiutarli.
Questa passività da parte dei presenti è l'aspetto della vicenda che più ferisce i due ragazzi, che in forma anonima hanno affidato la loro amarezza al Gay Help Line:
Ricevuto il consenso dei due ragazzi per diffondere il video, Gay Help Center ed il sito Gay.it si sono attivati pubblicamente per far sì che la storia circolasse e diventasse di dominio pubblico. L'idea è quella di trovare persone che possano riconoscere nel video gli aggressori o di far attivare le Forze dell'Ordine per iniziare le indagini.
I due ragazzi hanno inoltre chiesto alle due associazioni prima citate assistenza legale, denunciando poi l'accaduto alla polizia. Alessandra Rossi, Coordinatrice Gay Help Line, ha chiesto che le istituzioni facciano il loro lavoro e mostrino più attenzione verso queste aggressioni omofobe:
Col passare delle ore anche la politica ha fatto sentire la propria voce. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto in una nota rassicurare la comunità queer romana, indicando che nella capitale non c'è spazio per simili episodi di violenza. Si farà tutto il possibile per assicurare i responsabili alla giustizia:
A fine maggio un ragazzo, a Reggio Calabria, venne picchiato e sequestrato per alcune ore dopo esser stato adescato su un sito per incontri online: in quell'occasione venne anche insultato in maniera omofoba.