19 Jul, 2024 - 13:48

Chi sono i due ragazzi vittima di un'aggressione omofoba e presi a cinghiate a Roma?| VIDEO

Chi sono i due ragazzi vittima di un'aggressione omofoba e presi a cinghiate a Roma?| VIDEO

Roma torna al centro della cronaca per un'aggressione omofoba, avvenuta nella notte fra il 13 ed il 14 luglio 2024 in zona Eur. Una coppia di due ragazzi è stata bloccata da un gruppo di 4 persone, che ha insultato e preso a pugni e a cinghiate i due giovani.

Dopo la denuncia alla polizia, il Gay Help Line ha diffuso su YouTube il video dell'aggressione: "Facciamo appello per riconoscere gli aggressori".

Violenta aggressione omofoba fuori un locale a Roma: insulti e cinghiate contro una coppia gay

Bloccati, insultati e presi a pugni e a cinghiate. E' stato il triste dopo serata capitato, fra il 13 ed il 14 luglio 2024, a due ragazzi, coppia gay che aveva passato la serata in un locale in zona Eur, a Roma. Giunti in viale di Val Fiorita, i due giovani sono stati bloccati alle 4 di notte dall'auto guidata da un gruppo di persone (3 uomini ed una donna) che, una volta scesi dal veicolo, hanno cominciato ad insultarli e a picchiarli.

Una vera e propria aggressione omofoba che ha destato preoccupazione non soltanto nelle vittime, ma anche nella comunità politica e queer di Roma. Dopo esser passati dal pronto soccorso, la coppia ha deciso di sporgere denuncia e di segnalare il proprio caso a Gay Help Line 800 713 713 (contact center antiomobitransfobia).

L'unica "colpa" dei ragazzi è stata quella di attraversare la strada mano nella mano. Un qualcosa che per gli aggressori era inconcepibile e che andava quindi punita nel modo più doloroso possibile: non soltanto insulti omofobi, ma anche pugni, calci e colpi di cinghia contro i ragazzi, che hanno dovuto subire i colpi senza che nessuno nelle vicinanze si avvicinasse per aiutarli.

Questa passività da parte dei presenti è l'aspetto della vicenda che più ferisce i due ragazzi, che in forma anonima hanno affidato la loro amarezza al Gay Help Line:

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Non possiamo più accettare di vivere in una società dove la violenza, come quella che abbiamo subito, è ancora una triste realtà. Io e il mio ragazzo ci teniamo a lanciare un messaggio contro ogni tipo di aggressione. Siamo stanchi di dover avere paura di passeggiare mano nella mano, di guardarci continuamente alle spalle, di vivere con l'ansia costante di essere vittime di atti insensati. Pur non essendo attivisti di professione, non possiamo rimanere in silenzio di fronte a tale brutalità. Oltre al dolore fisico del pestaggio, ci ha ferito profondamente l'indifferenza di chi ha assistito alla scena. Anziché intervenire per aiutarci, queste persone hanno preferito filmare l'accaduto e pubblicarlo sui social, beffandosi del nostro dolore. Rivedendo il video, siamo rimasti sconvolti dalla ferocia con cui siamo stati attaccati, senza che nessuno temesse le gravi conseguenze che un simile gesto poteva avere.

La denuncia del Gay Help Center e di Gay.it: "Aiutateci ad identificare gli aggressori"

Ricevuto il consenso dei due ragazzi per diffondere il video, Gay Help Center ed il sito Gay.it si sono attivati pubblicamente per far sì che la storia circolasse e diventasse di dominio pubblico. L'idea è quella di trovare persone che possano riconoscere nel video gli aggressori o di far attivare le Forze dell'Ordine per iniziare le indagini.

I due ragazzi hanno inoltre chiesto alle due associazioni prima citate assistenza legale, denunciando poi l'accaduto alla polizia. Alessandra Rossi, Coordinatrice Gay Help Line, ha chiesto che le istituzioni facciano il loro lavoro e mostrino più attenzione verso queste aggressioni omofobe:

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Quello che è successo ai due ragazzi ci lascia sgomenti e preoccupati. Già nei mesi scorsi Gay Help Line aveva registrato un incremento delle segnalazioni di episodi di micro-aggressione avvenuti in luoghi della comunità lgbtqia+. C’é preoccupazione, ma anche la forza che nasce dall’indignazione. La cultura dell’odio non può e non deve essere portata nei luoghi della socialità e del divertimento. Serve una maggiore attenzione da parte delle istituzioni riconoscendo tutele specifiche a chi ne resta vittima.

Il sindaco di Roma Gualtieri denuncia: "Roma non tollera simili atti di violenza

Col passare delle ore anche la politica ha fatto sentire la propria voce. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto in una nota rassicurare la comunità queer romana, indicando che nella capitale non c'è spazio per simili episodi di violenza. Si farà tutto il possibile per assicurare i responsabili alla giustizia:

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Quelle mostrate in un video dall’Associazione Gay Center e relative ad un’aggressione ai danni di una coppia gay sono immagini inaccettabili. Picchiare selvaggiamente persone che passeggiano tranquillamente in città non è solo il frutto di ignoranza e squallore morale, ma è figlio di un vero e proprio atteggiamento criminale di persone incapaci di vivere civilmente in una comunità. Spero che le forze dell’ordine riescano ad individuare questi individui per rispondere di quello che hanno fatto. Roma non tollera simili atti di violenza.

A fine maggio un ragazzo, a Reggio Calabria, venne picchiato e sequestrato per alcune ore dopo esser stato adescato su un sito per incontri online: in quell'occasione venne anche insultato in maniera omofoba.

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Pasquale Narciso
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