Tenace e sorridente, la miglior versione di Matteo Berrettini la si è vista in Svizzera. A Gstaad "Il Martello" è riuscito a mettere le mani sul torneo 250, tra sorrisi ed una conferma: Matteo is back. Deciso, in fiducia, aggressivo.
E di tutto questo non può non essere felice Vincenzo Santopadre. L'ex coach di Matteo è stato una figura di riferimento per Berrettini negli anni, le strade si sono separate, ma Santopadre continua a seguire le prestazioni del suo ex allievo: "Sono veramente felice, ha dovuto faticare, ma adesso lo vedo integro".
Tutto questo grazie ad una "forza di volontà di ferro, che in pochi anno", afferma Santopadre, che punta il dito sulle troppe critiche, spesso futili, nei suoi confronti: "E' una cosa fastidiosa, anche per i giovani che si cimentano in questo sport. Sono commenti di criticoni anche un po' incompetenti". Spazio alla positività, ma a Melting Sport su Radio Cusano Campus, Vincenzo Santopadre è sicuro di una cosa: "Tornare ai fasti di Wimbledon 2021 è ancora presto, ma la strada è quella giusta".
Matteo Berrettini è tornato a sorridere, così come anche il suo ex coach Vincenzo Santopadre, che continua a fare il tifo per lui.
D: Quant'è contento di questo Berrettini che pare abbia ritrovato la strada maestra?
R: Molto, so quanto ci tiene e quanto ha dovuto faticare, forse anche troppo. Gliene sono capitate di tutti i colori, ma grazie alla sua tenacia sta tornando come sa fare lui, e come sanno fare in pochissimi. Non si perde d'animo, poi è chiaro che momenti di scoramento possano esserci, ma lui non ha mai mollato, ha una forza pazzesca e lo ha dimostrato.
D: Come l'ha visto fisicamente?
R: L'ho visto integro, sono convinto che testa e corpo siano tutt'uno, l'ho visto anche da come ha affrontato le partite in campo. E' un Matteo pimpante, con tanta voglia di stare lì dov'è, con la voglia di fare bene.
D: Di certo non hanno aiutato le voci extra campo, oltre ai numerosi infortuni, ma lui sembra sia riuscito a farsi gli anticorpi.
R: E' fastidioso che questi ragazzi vengano messi sotto la lente d'ingrandimento in questo modo. Se le cose vanno male sei attaccato, se ti fidanzi allora non pensi più al tennis, non è bello. Ci sono dei professionisti che fanno una vita particolare, un contorno così può risultare fastidioso. L'appello che faccio io è di evitare di scendere a facili giudizi e inopportuni commenti che non servono a niente, è un tasto dolente della nostra cultura.
D: A SInner non succede.
R: Si salva perchè sta facendo bene, ma io conosco i miei polli, e se per caso Jannik dovesse cominciare a perdere qualche partita di troppo, ecco che saranno pronti i criticoni, che lasciatemi dire considero anche incompetenti.
Meglio godersi questo nuovo Matteo Berrettini, con Vincenzo Santopadre che la idee chiare anche sul futuro del tennista.
D: C'è il rischio di prendere una brutta piega dal punto di vista di questi commenti?
R: Il rischio c'è ed è anche molto forte. Bisogna fare molta attenzione e gestire il tutto in maniera diversa. Non porta a nessun frutto, ma si fa solo il male dei giocatori. Bisognerebbe conoscere più a fondo determinate situazioni, anche perchè la stragrande maggioranza vede solo il momento della partita, ma c'è molto altro dietro.
D: Tornando a Berrettini, lo potremo vedere ai livelli di Wimbledon 2021?
R: Ha imboccato la strada giusta, tornando a giocare con continuità. Ha fatto cose eccezionali, lo sta dimostrando; forse per tornare ai fasti di Wimbledon 2021 ancora ce ne vuole, serve pazienza, ma è anche vero che lui ci ha abituato a bruciare le tappe. Sta di fatto però che serve tempo.