Temperature altissime nella zona di Palazzo Chigi nella mattinata di oggi, 25 luglio 2024, e non solo per il caldo fuori dalla norma di questa ennesima estate segnata dai cambiamenti climatici. La visita del presidente di Israele, Isaac Herzog, a Roma accende gli animi della comunità palestinese e di associazioni a essa vicina che si sono ritrovate per una manifestazione contro la guerra nella Striscia di Gaza.
Poco più di una decina i presenti ma abbastanza da provocare un imponente dispiegamento di forze, con agenti a circondare i manifestanti e la strada adiacente a Palazzo Chigi chiusa al traffico.
Come racconta l'inviato di TAG24 Michele Lilla, le misure di sicurezza messe in campo non hanno paragoni rispetto alla visita di altri rappresentanti di Paesi stranieri.
Oltre ai cordoni di polizia a tenere a bada i manifestanti nell'area della Galleria Alberto Sordi, antistante piazza Colonna, si registra la chiusura al traffico del tratto di via del Corso - una delle vie turistiche più frequentate di Roma - che costeggia il palazzo del governo. Inoltre, è segnalata la presenza di cecchini e anche di agenti del Mossad (il servizio segreto palestinese) nella zona.
Provvedimenti resi necessari visto il clima che circonda la guerra in Medio Oriente e le accuse rivolte a Israele da una parte dell'opinione pubblica mondiale. Tensioni già emerse chiaramente lo scorso marzo durante la visita dello stesso Herzog al Museo dell’Olocausto di Amsterdam, accolto da pesanti proteste.
Intorno alle 11, l'auto che trasporta il presidente israeliano ha fatto il suo arrivo a Palazzo Chigi.
Già da prima dell'arrivo di Herzog, un piccolo gruppo di persone si è radunato sotto i portici della Galleria Alberto Sordi per protestare contro la visita del presidente israeliano. Si tratta di circa una ventina di persone, tutte membri della comunità palestinese e dell'associazione 'Assopace Palestina'.
Accusano Israele del "genocidio" compiuto nella Striscia di Gaza, ricordando le migliaia di vittime palestinesi provocate dal conflitto. Ma l'attacco più forte lo rivolgono al governo italiano per il suo invito al presidente di Israele definito "ignominioso".