Amnistia, indulto o liberazione anticipata per risolvere l'emergenza carceri? Per l'ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella, la soluzione è in un approccio più 'cristiano', ovvero, guardare il problema con uno sguardo solidale nei confronti delle persone che si trovano in carcere.
E’ stato l’ultimo Ministro della Giustizia italiano a intervenire in maniera risolutiva sul cronico problema del sovraffollamento delle carceri in Italia. Era il 2006, il Governo era il Prodi II e Clemente Mastella, allora a capo del Ministero di via Arenula, dovette far fronte ad una gravissima emergenza negli istituti penitenziari italiani sull’orlo del collasso. Tra polemiche e perplessità – anche interne alla stessa maggioranza di Governo – riuscì a far passare in Parlamento la legge sull’indulto, la 241/2006.
Era il luglio del 2006, e oggi – 18 anni dopo – il Paese e il Parlamento si ritrovano alle prese con gli stessi problemi e con la stessa emergenza. Un’emergenza che ha assunto tinte drammatiche, con le carceri che si sono trasformate in polveriere pronte ad esplodere al minimo intoppo e con i suicidi tra i detenuti ormai all’ordine del giorno.
In queste ore il Decreto Carceri del Ministro Nordio è discussione in Senato tra polemiche e barricate delle opposizioni e contrasti interni tra gli alleati, spesso su posizioni diverse rispetto alle soluzioni avanzate dal legislatore.
Amnistia, indulto, liberazione anticipata, le soluzioni di cui si discute da settimane per affrontare l'emergenza carceri. Sulla questione, l’inviato di Tag24.it, Thomas Cardinali, ha intervistato in esclusiva l’ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella che ha sottolineato la gravità della situazione e ha suggerito la sua personale soluzione, lanciando un segnale chiaro al Governo: non si possono lasciare i detenuti al loro destino senza fare nulla.
Dobbiamo avere un’idea più costituzionale e cristiana, nel senso di solidarizzare con chi sta là. Non è che stanno là e si buttano le chiavi, no questo non è accettabile. Spero che si trovi una soluzione perché la situazione carceraria è incredibilmente difficile.
Ha detto il sindaco di Benevento che, poi, ha ricordato un aneddoto di quando - da Ministro della Giustizia - si recò in visita al carcere di San Vittore a Milano. Era estate e il caldo asfissiante – come quello di questi giorni – aveva acuito i problemi e i disagi di detenuti e agenti della polizia penitenziaria.
Io andai a Milano a San Vittore durante l’estate e la situazione era terribile. Tra me e me pensai: se fossi qui farei la rivoluzione.
L’ex Guardasigilli è intervenuto anche sulla questione dell’Autonomia Differenziata e sulla raccolta di firme per il Referendum abrogativo della legge del Ministro Roberto Calderoli. La campagna referendaria sta riscuotendo ampio consenso in tutta Italia ed è a un passo dal raggiungimento dell'obiettivo delle 500mila circoscrizioni.
Mastella ha sottolineato come il Consiglio Comunale di Benevento sia stato tra i primi comuni campani ad intervenire sulla questione.
Io ho firmato contro l’autonomia differenziata. Siamo contrari perchè crea condizioni di disagio e difficoltà oggettive.