Le casalinghe che non hanno mai lavorato e, quindi, sono senza contributi possono comunque andare in pensione e ottenere un assegno fino a 1000 euro al mese.
Quello della casalinga viene considerato un lavoro vero e proprio anche se, ancora, qualcuno sostiene il contrario.
A chi si occupa della casa, uomini o donne che siano, l’Inps riconosce la possibilità di poter andare comunque in pensione, tramite due metodi.
Nel testo vediamo quali sono questi due modi alternativi che hanno le casalinghe per andare in pensione, anche senza aver versato contributi.
Che siano uomini o donne che hanno deciso di occuparsi della casa e della famiglia possono comunque andare in pensione. L’Inps riconosce alle casalinghe 2 metodi per andare in pensione anche senza aver versato contributi.
L’Istituto riconoscere una somma a titolo di pensione a tutti coloro che si dedicano all’attività domestica. Un’attività che, molte persone, non considerano come lavoro. In realtà non è proprio così, perché anche la cura della casa e della famiglia richiede responsabilità e sacrifici, pur svolgendosi all’interno delle mura domestiche.
Le casalinghe possono andare in pensione, anche senza aver mai versato contributi, optando per due vie:
Il fondo casalinghe è stato istituito il 1° gennaio 1997 ed è destinato a tutte le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti e derivanti da responsabilità familiari.
Chi può iscriversi al fondo? Sono ammessi i cittadini con un’età compresa tra i 16 anni e i 65 anni. Una volta inviata la domanda, l’Inps provvede a verificare la presenza di tutti i requisiti. Quali sono i requisiti necessari? Oltre all’età anagrafica, si devono rispettare i suddetti:
La seconda opzione è la pensione sociale. Rispetto al fondo casalinghe, l’importo della pensione è inferiore e per accedervi occorre il rispetto dei seguenti requisiti indicati dall’Inps:
Per accedere al fondo sociale, si può inviare la domanda online sul sito dell’Inps con le proprie credenziali personali e compilare il modulo apposito.
Una volta iscritti, il sistema rilascia una ricevuta e, in un momento successivo, l’Istituto provvederà a verificare il possesso dei requisiti. La domanda può essere rigettata e l’Istituto provvede a inviare una raccomandata.
In alternativa, i cittadini possono anche presentare richiesta di iscrizione al fondo telefonicamente oppure tramite Patronati o intermediari dell’Istituto.
Il contributo minimo da versare al fondo è pari a 26 euro al mese: è bene far presente che i soldi versati al fondo casalinghe non possono essere utilizzati per finalità diverse dalla pensione.
A quanto ammonta la pensione? Si tratta, probabilmente, di una delle domande più diffuse. Tra la pensione sociale e il fondo casalinghe c’è una differenza significativa. Chi opta per il fondo casalinghe può avere una pensione fino a 1000 euro al mese, mentre chi sceglie di andare in pensione con quella sociale, l’importo sarà pari circa alla metà.
Precisiamo, infine, che nel caso del fondo casalinghe, l’importo varia anche in funzione di quanto si versa mensilmente. Maggiore sarà l’importo mensile versato, molto più alto sarà l’assegno pensione.
Per quanto riguarda, invece, la pensione sociale, l’importo scende ancora se il richiedente percepisce altri redditi.