Oggi, 4 agosto 2024, in occasione del cinquantesimo anniversario della strage del treno Italicus avvenuta la notte del 3 e 4 agosto del 1974, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il sacrifico eroico di Silver Sirotti, il 25enne ferroviere eroe che, quella tragica notte di mezzo secolo fa, perse la vita nel tentativo di salvare quelle dei viaggiatori a bordo dell'espresso Roma-Monaco di Baviera. Il suo nome figura tra le dodici vittime dell'attentato di matrice neofascista, ma è anche ricordato nell'albo degli italiani insigniti della medaglia al valore civile.
Silver Sirotti, la notte del 4 agosto del 1974, non avrebbe neanche dovuto essere in servizio, ma il destino aveva deciso diversamente legando per sempre il suo nome ad una delle pagine più buie della storia recente del nostro paese. E' una delle centinaia di vittime innocenti della stagione stragista che ha tenuto in ostaggio la Repubblica per un decennio, ma che - come il presidente Mattarella ha ricordato stamane - il paese è riuscita a sconfiggere.
Nato a Forlì, il 2 settembre 1949, Silver Sirotti aveva 24 anni, quando la notte del 4 agosto 1974 morì alla stazione di San Benedetto Val di Sambro, sull'appennino bolognese a seguito dell'attentato al treno Italicus. Diplomato all'I.T.I.S. Marconi di Forlì nel 1968, era iscritto alla Facoltà di Ingegneria presso l'Università di Bologna ed era stato assunto nel 1973 dalle Ferrovie dello Stato controllore, presso il Deposito Personale Viaggiante di Bologna. La tragica notte della strage era in servizio di scorta sul treno Italicus.
Al momento dell'esplosione si trovava sul treno, ma non sulla vettura esplosa che era la carrozza numero cinque. Secondo quanto raccontato dai testimoni di quella tragica notte, Sirotti anziché mettersi in salvo, cercò di aiutare i viaggiatori intrappolati entrando nella vettura in fiamme armato di un semplice estintore. Non ne sarebbe più uscito.
Per aver tentato di soccorrere i viaggiatori a bordo dell'Italicus, Silver Sirotti è stato insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria. Questa la motivazione:
Negli anni gli sono state intitolate piazze e strade. Il suo sacrificio è ricordato nella stazione di San Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli dove la sala d'attesa porta il suo nome. Nella stazione di Bologna Centrale, al marciapiede del binario 1 c'è una sua lapide commemorativa. Hanno scelto di intitolargli strade, piazze e parchi pubblici i comuni di Forlì, Forlimpopoli, Cesena, Rimini e Ravenna.