Nonostante il rischio di una visita fiscale INPS sembri rilevante, i dati mostrano che la probabilità di un controllo è più bassa di quanto si possa pensare. Nel quarto trimestre del 2023, l'INPS ha registrato 9.227.328 eventi di malattia da parte di 5.048.490 lavoratori. Di questi, 2.242.492 certificati sono stati emessi per dipendenti pubblici, mentre 6.984.836 per il settore privato. Tuttavia, le visite mediche di controllo effettuate nello stesso periodo sono state solo 214.169, con una percentuale del 2,32% rispetto al totale degli eventi di malattia.
Le probabilità di ricevere una visita fiscale variano significativamente tra il settore pubblico e quello privato. Nel settore pubblico, su 2.242.492 eventi di malattia, 125.197 sono stati sottoposti a controllo, corrispondenti al 5,58%. Nel settore privato, invece, su 6.984.836 eventi di malattia, le visite di controllo sono state 88.972, con una probabilità dell'1,27%. Questi dati indicano dunque una maggiore attenzione ai controlli nel settore pubblico rispetto a quello privato.
Anche se la probabilità di una visita fiscale è piuttosto bassa, risulta fondamentale rispettare le regole di reperibilità per evitare sanzioni severe, che possono includere il licenziamento. I lavoratori devono essere reperibili presso il proprio domicilio, o l'indirizzo indicato nel certificato medico, durante le fasce orarie di reperibilità specificate per le visite fiscali.
I lavoratori, sia del settore pubblico che privato, devono rispettare specifici orari di reperibilità per consentire le visite fiscali. Gli orari attuali, uniformati a seguito di una sentenza del TAR Lazio nel dicembre 2023, sono dalle 10:00 alle 12:00 al mattino e dalle 17:00 alle 19:00 nel pomeriggio. Questi orari sono validi anche nei giorni non lavorativi, come sabato, domenica e festivi.
Le visite fiscali possono avvenire in qualsiasi giorno della settimana, inclusi sabato, domenica e giorni festivi. Le fasce orarie di reperibilità rimangono le stesse anche in questi giorni. Questo perché l'indennità di malattia copre anche i giorni non lavorativi, e il lavoratore deve essere disponibile per il controllo.
La frequenza delle visite fiscali può aumentare in caso di recidiva o se il medico ritiene che la malattia possa essere ridotta. Nel 2023, solo in 2.438 casi (1,14%) la prognosi è stata ridotta a seguito di un controllo. Tuttavia, la conferma della prognosi è avvenuta nel 78,14% dei casi.
I datori di lavoro, sia pubblici che privati, possono richiedere visite fiscali per i loro dipendenti malati. L'INPS gestisce queste visite attraverso medici fiscali che valutano la condizione di salute del lavoratore e la sua idoneità al lavoro. I controlli possono essere richiesti anche direttamente dall'INPS.
I lavoratori devono collaborare durante le visite fiscali, consentendo l'accesso del medico INPS al loro domicilio. Come già scritto, questo obbligo si estende a tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, per garantire che il lavoratore sia reperibile nelle fasce orarie stabilite.
Il mancato rispetto delle fasce di reperibilità può comportare sanzioni significative, incluse multe e la perdita del diritto all'indennità di malattia. Nei casi di recidiva, il lavoratore può anche rischiare il licenziamento per giusta causa.
Nonostante il rischio di una visita fiscale INPS sembri elevato, i dati mostrano che la probabilità di un controllo è bassa. Nel quarto trimestre del 2023, su 9.227.328 eventi di malattia, solo 214.169 hanno ricevuto una visita fiscale, pari al 2,32%. Nel settore pubblico, il 5,58% dei certificati è stato controllato, mentre nel privato la percentuale scende all'1,27%. È cruciale rispettare le fasce di reperibilità per evitare sanzioni, con orari uniformati dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, anche nei giorni festivi e nei weekend.