Ombrelloni chiusi - venerdì 9 agosto - nella maggior parte delle spiagge italiane per lo sciopero dei balneari. La vertenza per le concessioni irrompe nelle vacanze degli italiani già alle prese con i quotidiani ritardi dei treni e degli aerei e con i rincari anche dei costi dei lidi.
Ombrelloni chiusi in segno di protesta contro le mancate risposte del Governo, ma spiagge aperte e tutti gli altri servizi garantiti. E' un'iniziativa simbolica quella messa in campo per domani dalle principali sigle sindacali del comparto balneare che incrociano le braccia per protestare per le tante incognite per il rinnovo delle concessioni.
Ieri il Consiglio dei ministri ha rinviato a settembre, o, comunque al rientro dalla pausa estiva la questione che da mesi tiene nell'incertezza centinaia di imprenditori. Non tutte le sigle sindacali però sono d'accordo con lo sciopero, Assobalneari si è sfilato e ha deciso di non aderire alla mobilitazione. Le associazioni dei consumatori, invece sono sul piede di guerra e minacciano ricorsi in caso di disagi per gli utenti.
E la politica? In ferie da oggi, Governo e Parlamento, hanno rinviato la discussione.
Ma in cosa consiste lo sciopero dei indetto per il 9 agosto? La prima cosa da sapere è che lo sciopero durerà solo due ore, dalle 7,30 alle 9,30, del mattino, in una fascia oraria in cui le spiagge non sono molto affollate. Nel corso dello sciopero gli ombrelloni resteranno chiusi, ma tutti gli altri servizi: bagni, bar, docce, salvamento saranno garantiti e soprattutto sarà garantito l'accesso alle spiagge in quanto beni demaniali e quindi ad accesso libero.
Le sigle che hanno deciso di aderire allo sciopero sono, Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti che rappresentano il 90% degli stabilimenti italiani e gli organizzatori fanno sapere che l'80% ha confermato la propria adesione. Si è sfilato Assobalneari che ha deciso di non aderire allo sciopero per non creare disagi alla propria utenza.
Insomma, cosa bisogna aspettarsi domani arrivando in spiaggia? Per i più mattinieri l'impossibilità di poter usufruire di ombrelloni, per tutti gli altri che arriveranno dopo le 9.30 non dovrebbero esserci problemi o disagi.
La protesta è solo l'ultima di una serie di iniziative messe in campo dalla categoria per chiedere al Governo di intervenire sulla questione delle concessioni non rinnovate. I balneari chiedono certezze per le concessioni che sono scadute lo scorso 31 dicembre dopo lo stop del Consiglio di Stato alle proroghe decise dal governo. L'Europa che ha più volte invitato il nostro paese ad mettersi in regola con la direttiva Bolkenstein. Quello attuale però, potrebbe essere solo il primo di una serie di scioperi previsti per il mesi di agosto.
ha assicurato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a FIPE/Confcommercio.
Rassicurazioni che non convincono le associazioni dei consumatori che annunciano iniziative a tutela dei diritti degli utenti. Assoutenti ha avvertito gli operatori balneari che dovranno garantire ai cittadini non solo l’accesso libero e gratuito alle spiagge, ma anche rimborsi per i servizi acquistati e non goduti, già pagati dai cittadini.
Ha dichiarato il presidente Gabriele Melluso.