Il Parlamento e il Governo sono in ferie, ma non la politica alle prese in questo caldissimo agosto con la campagna elettorale per la tornata autunnale delle elezioni regionali. Un agosto rovente per il centrosinistra alle prese con un nodo difficile da districare: la presenza di Italia Viva e di Matteo Renzi nelle coalizioni che sosterranno i candidati unitari nelle tre regioni al voto, ovvero, Emilia Romagna, Liguria e Umbria.
I veti che non piacciono alla leader del campo largo, Elly Schlein, che ha detto chiaramente di non essere disposta ad accettarli nei confronti di nessuno. Eppure, le parole della segretaria del Partito Democratico, non sembrano fermare le rimostranze di alcuni 'alleati' da sempre contrari ad intese con il leader di Italia Viva. La presenza di Renzi, poi, rappresenta un deterrente fortissimo per l'adesione di Azione alla coalizione progressista, anche se in alcuni casi come alle regionali in Piemonte e in Basilicata i due partiti hanno sostenuto lo stesso candidato (in entrambi i casi di centrodestra) segnando un distinguo tra le scelte a livello locale e quelle a livello nazionale.
Al di là dei botta e risposta e delle frecciatine a distanza tra i vari leader di partito, si tratta di un nodo che la segretaria Pd dovrà provare a sciogliere se vuole proseguire il percorso di costruzione di un'alternativa unitaria al centrodestra di Giorgia Meloni. Percorso che Matteo Renzi ha sposato in pieno, continuando a lanciare appelli al dialogo.
In Emilia Romagna la situazione sembra leggermente meno complicata. Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale – candidato del centrosinistra - sembra infatti essere riuscito nell'impresa di mettere tutti d'accordo, come già aveva fatto in comune.
Più complicata la situazione in Liguria dove, dopo le dimissioni dell'ex governatore Giovanni Toti, si andrà ad elezioni anticipate il 27 e 28 ottobre. Qui il centrosinistra dovrebbe ufficializzare a giorni la candidatura unitaria dell'ex ministro Andrea Orlando, ma il nodo Renzi continua a far litigare gli alleati. Il Movimento 5 Stelle e Avs non sono bendisposti ad accogliere Italia Viva nella coalizione.
L'ultima grana è scoppiata nelle ultime ore in Umbria, dove il centrosinistra unito dovrebbe appoggiare la sindaca di Assisi e dove per il centrodestra è stata ricandidata la governatrice uscente Donatella Tesei. Anche qui come in Liguria, M5s e Avs ci tengono a precisare che l'ingresso di Iv e Azione nella coalizione non è così scontata ma deve passare per l'accettazione del programma. Condizioni che assomigliano molto a dei veti.