13 Aug, 2024 - 06:00

Superbonus, fino al 31 ottobre si può richiedere il fondo indigenti 2024: ecco come fare domanda

Superbonus, fino al 31 ottobre si può richiedere il fondo indigenti 2024: ecco come fare domanda

Fino al 31 ottobre è possibile presentare la domanda per il fondo indigenti 2024, nonostante le continue modifiche apportate al Superbonus.

Si tratta di un’agevolazione necessaria al supporto dei nuclei familiari con i redditi più bassi. Le famiglie beneficiarie, in possesso di determinati requisiti, possono presentare una sola domanda e per una sola agevolazione.

Una volta ricevute le domande, l’Agenzia delle entrate andrà a determinare l’importo del contributo da erogare.

Vediamo come funziona la misura, come e quando arriva la comunicazione e in cosa consiste il fondo indigenti 2024.

Cos’è il fondo indigenti 2024 del superbonus

Negli ultimi tempi, il superbonus è stato ampiamente modificato, anche se alcuni provvedimenti attuativi saranno ancora operativi, almeno per i prossimi mesi.

Uno di questi è il fondo indigenti 2024. Si tratta di una misura che può essere richiesta fino al 31 ottobre 2024 e messa a punto dal decreto salva spese, e varato poco prima della fine dello scorso anno.

È stato, poi, attuato dal decreto firmato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il quale fissa le regole per le richieste. Il decreto, convertito in Legge n. 17/2024, prevede che l’aiuto sia rivolto alle famiglie a basso reddito e con cantieri fermi. In che modo? Viene riconosciuto un contributo, erogato in base alle risorse disponibili dall’Agenzia delle entrate.

Come funziona il fondo indigenti

Il fondo indigenti del superbonus è una misura che ha lo scopo di supportare i nuclei familiari con redditi bassi, in considerazione della riduzione che si è verificata all’inizio dell’anno, con l’abbassamento dell’aliquota.

L’importo del fondo viene stabilito in base alle spese sostenute entro il limite di 96.000 euro. Le risorse disponibili sono pari a 16,441 milioni di euro.

In particolar modo, sono ammessi coloro che hanno sostenuto spese per lavori edilizi nei primi dieci mesi dell’anno. L’agevolazione vale per chi ha effettuato bonifici dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.
Per quanto riguarda i cantieri, devono aver raggiunto uno stato di avanzamento non inferiore al 60%, alla data del 31 dicembre 2023.

Quali sono i requisiti per rientrare nel fondo? Le famiglie devono avere un reddito familiare non superiore a 15.000 euro.

Come fare la domanda per il fondo indigenti 2024

È ammessa la presentazione solo ed esclusivamente telematica delle domande che, in alternativa, possono essere inviate anche tramite un intermediario abilitato.

I beneficiari possono presentare una sola domanda e in relazione a una sola unità immobiliare. L’Agenzia delle entrate, una volta ricevute le istanze, provvederanno a effettuare i calcoli e le valutazioni necessarie volte alla determinazione dell’importo spettante. In che modo? L’entità del contributo si basa sul rapporto tra le risorse e i contributi richiesti.

Per quanto riguarda l’erogazione dei contributi, avverrà seguendo l’ordine cronologico della data del primo bonifico eseguito dai richiedenti durante il 2024.

Qualora dovessero pervenire domande con la stessa data di effettuazione del primo bonifico e, al contempo, in presenza di insufficienza delle risorse per l’erogazione dei contributi richiesti, l’importo sarà erogato sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle istanze, fino a esaurimento risorse.

Passando alle scadenze, entro il 30 novembre saranno comunicate le percentuali di erogazione del contributo. Solo in seguito, il contributo sarà corrisposto ai beneficiari mediante un accredito sul conto corrente bancario o postale. Il conto deve essere intestato o cointestato al richiedente e indicato al momento di invio della domanda.

Attenzione ai controlli: qualora l’Agenzia delle entrate accerti che il contributo sia in tutto o in parte non spettante, allora procederà al controllo e al recupero del relativo importo, seguendo le disposizioni di legge.

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Sara Bellanza
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